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Di Maio: "La mafia è atteggiamento anche di banche e uomini di Stato"

Luigi Di Maio incontra l'imprenditore calabrese Nino de Masi: "La mafia è un atteggiamento. A volte anche di banche ed esponenti dello Stato"

Di Maio: "La mafia è atteggiamento anche di banche e uomini di Stato"

"La mafia è un atteggiamento prima di tutto, lo vediamo nelle organizzazioni criminali ma anche in altri istituti. Lo vediamo in alcuni atteggiamenti delle banche (ci sono sentenze sull'usura) e a volte lo vediamo in alcuni esponenti dello Stato".

A dirlo è Luigi Di Maio che ha incontrato oggi l'imprenditore calabrese Nino De Masi, titolare di una ditta che produce macchine agricole e che è sotto scorta da quando ha denunciato la 'ndrangheta nella piana di Gioia Tauro. "Noi vogliamo portare avanti politiche per cui lo Stato debba essere rispettato", ha detto il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico. "De Masi ha firmato accordi al Mise con esponenti del governo ma le banche se ne sono infischiate. Se la parola dello Stato non vale nulla, c'è qualcosa che non va. Io lo sto vedendo in tanti tavoli, ci sono multinazionali che prendono incentivi e danno parola su occupazione poi abbandonano lo Stato. Li hanno abituati male. Noi esigiamo rispetto nello Stato, perché cosi saranno rispettati anche i cittadini".

Parole che però hanno suscitato qualche polemica: "Di Maio ha superato ogni limite", accusa Stefano Maullu (Forza Italia), "Con ogni evidenza il ministro del Lavoro (che non ha mai lavorato in vita sua) pensa di essere ancora in campagna elettorale, di fronte a folle urlanti di grillini in festa. Il fatto che il vicepremier si abbandoni ad accuse di questo genere, senza accompagnarle con nomi o prove concrete, dimostra ancora una volta tutta l'inconsistenza del progetto politico dei grillini, basato soltanto sul nulla assoluto.

Di Maio deve spiegare immediatamente il significato delle sue parole, perché sono gravissime e insultanti".

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