"Mancano le firme". Slitta referendum sul taglio dei parlamentari

Salta il deposito in Cassazione del quesito referendario contro il taglio degli eletti a Montecitorio e a Palazzo Madama

"Mancano le firme". Slitta referendum sul taglio dei parlamentari

All'ultimo, a sorpresa, è slittato il deposito delle firme necessarie per il referendum contro il taglio dei parlamentari italiani. È stato infatti ufficialmente rinviato il deposito in Corte di Cassazione delle 64 firme necessarie per chiedere il referendum confermativo sulla legge sul taglio degli eletti alla Camera e al Senato. A darne annuncio il senatore di Forza Italia Andrea Cangini, che ha spiegato come quattro parlamentari azzurri abbiamo richiesto di ritirare la firma, mentre altri hanno chiesto di aggiungerla: "Ci sembrava dunque corretto chiedere un nuovo appuntamento alla Cassazione", ha reso noto.

Prima che si sfilassero i quattro senatori di FI, le firme raccolte erano sessantasei, a fronte della 64 necessarie per richiedere il referendum. Stando a quanto scritto da Il Fatto Quotidiano, i senatori azzurri che hanno fatto un passo indietro sarebbero – su indiscrezione dell'Ansa – esponenti vicini a Mara Carfagna e Massimo Mallegni. Ma anche all'interno del Partito Democratico vi sarebbero delle perplessità e tra alcuni dem sarebbe i corso una seria riflessione sulla questione

Infatti, secondo quanto apprende l'Adnkronos da fonti parlamentari della compagine dem, sarebbe in corso un ripensamento visto che ieri è stato raggiunto un accordo tra tutti i gruppi della maggioranza, tranne Liberi e Uguali, per procedere sulla riforma della legge elettorale con un proporzionale con soglia di sbarramento fissata al 5%. Un passo che in qualche modo ridimensiona l'adesione di alcuni esponenti Pd alla raccolta di firme sul taglio dei parlamentari.

In quanto la riforma elettorale, insieme ad alcuni aggiustamenti costituzionali, faceva parte dell'accordo programmatico di governo: ok al taglio dei parlamentari – era stato il compromesso tra Pd e M5S – purché sia accompagnato da ritocchi costituzionali e una nuova legge elettorale che ne corregga gli effetti distorsivi.

Per fare nuovamente il punto sui firmatari del ricorso referendario c'è tempo fino a domenica 12 gennaio.

Nel mentre, stando a quanto riportato dall’agenzia stampa LaPresse, domani (venerdì 10 dicembre) alle ore 10:30 il Partito Radicale consegnerà in Corte di Cassazione, piazza Cavour, le firme raccolte per la richiesta del referendum sul taglio dei parlamentari. Seguirà Conferenza stampa alla quale saranno presenti il Segretario e il Tesoriere del Partito Radicale, Maurizio Turco e Irene Testa, parlamentari, cittadini, militanti del Partito Radicale.

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