Per il Pd baracche e roulotte rubate sono "residenze legali" e i campi rom abusivi, abitati da spacciatori e ladri, un potenziale "bacino elettorale". A Napoli e in provincia il partito di Elly Schlein fa scuola, arruolando la comunità rom per le competizioni elettorali. Residenze e voto per le elezioni comunali (a determinate condizioni anche per le regionali) in saldo. Dal Comune di Napoli arriva il regalino per 6 campi rom della città: iscrizione anagrafica e possibilità di voto alle prossime elezioni per eleggere il sindaco: autunno del 2026. La storia merita di essere raccontata punto dopo punto. Il Giornale è in grado di svelare un provvedimento firmato dal direttore generale del Comune di Napoli Pasquale Granata del 29 ottobre del 2024. Il titolo è quanto mai esplicativo: "Iscrizione anagrafica delle persone domiciliate presso gli insediamenti Rom del territorio comunale". Con l'atto, firmato dal braccio destro del sindaco Pd Gaetano Manfredi, in pratica viene concessa (senza troppi fronzoli) la residenza anagrafica ai cittadini rom che occupano i campi abusivi in città. Nella disposizione vengono citati i 6 insediamenti abusivi della città: Scampia (via della Resistenza), Poggioreale (Via del Macello), Poggioreale (Via Costantino Grimaldi), Poggioreale (via Ferrari), Barra (via Cupa Cimitero), Barra (Via Pini di Solimena). Sono tutti campi illegali. Un cumulo di spazzatura e merce rubata. E soprattutto abitati da figure finite diverse volte nel mirino delle forze dell'ordine. Senza troppi controlli l'amministrazione Pd ha deciso di premiare i rom. Un iter avviato dalle giunte De Magistris ma completato durante l'era dem. In totale almeno mille rom avranno, con l'iscrizione nelle liste elettorali, di votare per le elezioni comunali e circoscrizionali prossime del 2026. Di sgomberi manco a parlarne. Tecnicamente, avendo ottenuto l'inserimento nella lista elettorale del Comune, i rom "premiati dal Pd" avrebbero già potuto votare alle scorse regionali del mese di novembre. Stesso copione a Giugliano, in provincia di Napoli. Ancora un'amministrazione di sinistra. Ancor un campo rom: 400 nomadi hanno incassato l'iscrizione anagrafica e la possibilità di votare nelle competizioni elettorale. Diventa, paradossale, leggendo i documenti l'attribuzione della residenza: via della Resistenza per tutti rom del campo abusivo. Stessa strada, stesso insediamento illegale. È innegabile che il Pd cerchi di portare a casa un vantaggio elettorale dal regalo della residenza ai rom. Le pratiche burocratiche, sia del Comune di Napoli che di Giugliano, sono finite all'attenzione della commissione Anticamorra della Regione Campania, presieduta (nella passata legislatura) dalla leghista Carmela Rescigno. Tutto l'incartamento è stato spedito in Procura.
Come l'audio (rivelato dal Giornale) di un consigliere comunale di Giugliano (ex M5s) che prometteva lavori nei progetti per l'integrazione dei rom in cambio di voti alle regionali. Anche in questo caso l'audio è finito in Procura. Come quali risultati? Storie che però raccontano lo stretto legame (intreccio) del Pd con tutto ciò che ruota attorno all'immigrazione illegale.