Manovra, Conte prova a fare il pompiere

A dispetto della linea dura dei vicepremier, Conte lancia segnali distensivi alla Ue: "Siamo responsabili, nessuna ribellione"

Manovra, Conte prova a fare il pompiere

All'indomani della bocciatura della manovra italiana da parte di Bruxelles, il premier Giuseppe Conte ora prova a fare il pompiere. "Siamo responsabili, non c'è nessuna presunta ribellione all'Ue", dice il capo del governo che sabato avrà una cena di lavoro con il presidente Juncker.

Conte poi aggiunge: "Abbiamo un obiettivo comune con l'Europa, stiamo lavorando alla riduzione del debito". Nonostante poi precisi che "per interesse degli italiani non siamo disposti a rinunciare a nulla", la linea del premier è quella del dialogo e della correzione della manovra. Non per nulla, Conte dispensa pillole di ottimismo anche sullo spauracchio dello spread: "È una manovra orientata per realizzare le premesse per far crescere il paese, quando tutti ci accorderemo, anche a livello europeo, su questo obiettivo lo spread scenderà".

Una linea opposta rispetto a quella palesata da i due vicepremier che, almeno a parole, sembra vogliano andare allo scontro con Bruxelles. "Noi passi indietro non ne facciamo. Non abbiamo messo soldi a caso, nella manovra c'è un'idea di Italia che cresce: sono soldi degli italiani e chiederemo di poterli spendere, per il diritto alla salute, alla protezione, alla ricerca scientifica, non voglio litigare con nessuno ma devo scegliere tra Bruxelles e gli italiani e la scelta è facile. Chiedo rispetto per il popolo italiano, che dà ogni anno 5 miliardi a Bruxelles. Sulle manovre del passato non hanno avuto nulla da eccepire e il debito è aumentato di 300 miliardi. Se poi con Bruxelles vogliamo ragionare di investimenti se vogliamo mettere più soldi sulla tutela del territorio, per carità. Siccome però sono soldi degli italiani, noi chiederemo di spendere questi soldi per gli italiani".

Conte invece prova a mettere serenità anche all'interno del suo esecutivo. "I rapporti tra gli alleati del governo sono molto buoni".

"Non vedo l'ora di confrontarmi con il presidente Juncker e gli altri commissari che sono stati invitati alla cena di sabato prossimo, siamo responsabili e proprio responsabilmente abbiamo impostato questa manovra. Spiegherò che è una manovra impostata nell'interesse degli italiani e evidentemente anche dell'Europa: quindi non c'è nessuna presunta ribellione, nessuna presunta disobbedienza alle regole comuni. C'è semplicemente un grande senso di responsabilità un grande studio dietro questa manovra dietro specifiche misure che vanno bene al nostro Paese e agli italiani".

Intanto, questa mattina il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici ha invitato nuovamente al dialogo le

autorità italiane e ha detto di essere convinto che "alla fine" ci sarà un accordo con l'Italia perché nell'interesse sia del Paese che della Ue. L'esponente comunitario ha invitato nuovamente al dialogo le autorità italiane.

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