Il tema condono accende lo scontro politico sulla manovra. I senatori di Fratelli d'Italia Matteo Gelmetti e Domenico Matera depositano un emendamento che propone la riapertura dei termini della sanatoria introdotta nel 2003 dal governo Berlusconi.
Tra i 5.700 (1.600 della maggioranza) emendamenti restano aperti altri dossier: dalla cedolare secca sugli affitti brevi alla tassazione sui lingotti d'oro. È il vicepremier Antonio Tajani a fare chiarezza su questo punto: "Landini come al solito non ha capito niente o ha fatto finta di non capire. Nessuno vuole tassare le catenine o l'orologio d'oro che ti ha lasciato tuo padre, abbiamo parlato di un intervento per ridurre addirittura la tassazione di lingotti d'oro di chi ha investito su questi, di denunciare questo oro però con una tassazione ridotta, in modo che possano esserci entrate nelle casse dello Stato". Sul fronte fiscale la Lega convince gli alleati e porta a casa la rottamazione. Da segnalare pure un emendamento di Nicola Calandrini (Fdi) che estende l'accesso alla nuova definizione agevolata anche a coloro che hanno aderito alla quarta e hanno un piano di rateazione in corso (costo 4 miliardi).
La leader del Pd Elly Schlein attacca: "Questa manovra, per stessa ammissione del governo, avrà un contributo alla crescita che è pari allo zero. Bisogna fare delle politiche industriali, a partire dal costo dell'energia, e usare bene i fondi europei per riuscire ad attirare nuovi investimenti e creare lavoro per i giovani". Il dossier più caldo è la proposta di condono che arriva a poche settimane dal voto. In realtà, la Campania nel 2003 fu l'unica regione italiana, per volere della giunta di sinistra, a non aderire alla sanatoria di Berlusconi. Migliaia di cittadini con abusi di necessità sono rimasti fuori. E, dunque, non si tratterebbe di una nuova sanatoria ma si tratterebbe di riaprire i termini della vecchia. Il candidato del centrodestra Edmondo Cirelli apprezza l'iniziativa: "Un atto di giustizia atteso da migliaia di famiglie campane costrette a realizzare case per necessità abitativa, non per abusivismo selvaggio. Ringrazio i parlamentari campani di centrodestra che si sono battuti per correggere una stortura che, per oltre vent'anni, ha prodotto disparità evidenti tra i cittadini della Campania e quelli del resto del Paese". Il viceministro Tajani sottolinea: "Per alcune case si può pensare a un condono, per altre, quelle che sono pericolanti, no. Quindi la questione va affrontata caso per caso". La sinistra grida allo scandalo. "Un provvedimento pensato non per risolvere l'emergenza abitativa, ma per raccogliere consenso in Campania alla vigilia del voto. Una dinamica che ha tutte le caratteristiche di un voto di scambio politico", attacca Piero De Luca. L'altro fronte caldo della manovra resta l'ipotesi contenuta in un emendamento dell'obbligo per le organizzazioni sindacali di comunicare con sette giorni di anticipo, in forma scritta e irrevocabile, la propria adesione a uno sciopero. "Misura inaccettabile" per i sindacati.
La Cisl, invece, si impegna sul fronte previdenza.
"Abbiamo chiesto che si possa ripristinare Opzione donna perché non ha solo un valore simbolico, ma bisogna mettere nella condizione le donne di poter scegliere e per far questo bisogna evitare di zavorrare questa misura, così come è stato negli anni passati con delle condizionalità", ha detto ieri la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola a margini dell'iniziativa del sindacato sulla pace a Roma.