Roma - Settimana decisiva per la manovra 2018. Da giovedì la commissione Bilancio del Senato dovrà confrontarsi con gli oltre 4mila emendamenti presentati da maggioranza e opposizione. Tra questi, oltre al capitolo previdenziale (vedi articolo sopra) spiccano la rimodulazione della web tax, il rincaro delle sigarette, la cedolare secca sui negozi sfitti e il fondo per risarcire i risparmiatori «azzerati» dal crac delle banche venete. Non è un caso che il premier Paolo Gentiloni sia intervenuto per scongiurare l'«assalto alla diligenza» di lobby e partiti asserendo che «la legge di Bilancio non può trasformarsi in una nuvola di segnali di fumo rivolti a questa o quella categoria». Si punta a ridurre le proposte di modifica a 2-300 anche se, come prevedibile, alla fine arriverà la posizione della questione di fiducia.
In ogni caso Gentiloni può contare su un alleato di peso: il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. «Dobbiamo evitare errori e condividiamo l'impostazione di una legge di Bilancio che non sia frutto di tanti emendamenti e che non smonti le riforme precedenti: è un conto che il Paese pagherebbe caro», ha detto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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