Mare Jonio, schiaffo alla Ong: diffidata dalla Guardia costiera

Dopo l'ispezione sulla nave di Mediterranea, la Guardia costiera dispone lo stop ai salvataggi. Salvini: "Ottima notizia"

Mare Jonio, schiaffo alla Ong: diffidata dalla Guardia costiera

Dopo un'avaria ad un generatore, lo scorso venerdì la ong Mare Jonio è stata ispezionata nel porto di Marsala dai militari della Guardia costiera specializzati in sicurezza della navigazione. I militari, quindi, hanno eseguito una verifica tecnica sulle condizioni della nave in termini di sicurezza della navigazione e per la riconvalida della certificazione statutaria. Ma il via libera non è arrivato: il comandante è stato diffidato "dall'eseguire operazioni di salvataggio in modo stabile e organizzato fino a quando l'unità, sanzionata per alcune irregolarità di bordo, non verrà adeguata alla normativa di settore e certificata per il servizio di salvataggio". Così arrivato il fermo, in quanto l'imbarcazione non è al momento a norma per le attività di salvataggio.

A comunicarlo è stata la stessa Guardia costiera tramite una nota che aggiunge che la Ong è stata pure sanzionata per una serie di irregolarità a bordo dell'imbarcazione. L'ispezione della Guardia costiera è "frutto" della direttiva emanata nei giorni scorsi dal ministro Salvini volta a "vigilare affinché il comandante e la proprietà della Nave "Mare Jonio" non insistano con la loro "attività illecita".

In un documento inviato a Marina, polizia e Guardia di Finanza il ministero dell'Interno intimava alla Ong italiana di attenersi "alle vigenti normative nazionali ed internazionali in materia di coordinamento delle attività di soccorso in mare e di idoneità tecnica dei mezzi impiegati per la citata attività". Non solo. La Mare Jonio è stata costretta a "rispettare" le "prerogative di coordinamento delle Autorità straniere legittimamente titolate" al "coordinamento delle operazioni di soccorso in mare nelle proprie acque di responsabilità" e a non dovrà reiterare "condotte in contrasto con la vigente normativa nazionale ed internazionale in materia di soccorso in mare, di immigrazione, nonché con le istruzioni di coordinamento delle competenti Autorità".

"Dopo lo stop agli sbarchi e le direttive per difendere le acque territoriali, è stata bloccata la Mare Jonio - esulta Matteo Salvini -. Si tratta della nave dei centri sociali che pretendeva di dettare legge nel Mediterraneo anche grazie ad alcuni parlamentari eletti con i 5Stelle come De Falco. L'altolà è un'ottima notizia: grazie alle Capitanerie di Porto! Non molliamo e passiamo dalle parole ai fatti".

E mentre si diffonde la notizia dello stop, Alessandra Sciurba, portavoce di Mediterranea Saving Humans, ha spiegato ad AndKornos che "la Mare Jonio non è bloccata, c'è una diffida ad effettuare l'attività Sar. Cosa voglia dire non si sa, c'è una produzione molto creativa di documenti in questo momento. La diffida sarà comunque visionata dai nostri legali".

La portavoce, quindi, minimizza sottolineando che la diffida è stata prodotta all'esito dell'ispezione della Guardia Costiera e passa ancora all'attacco: "Partiremo a breve per la nostra attività di monitoraggio e denuncia delle violazioni dei diritti umani nel Mediterraneo, come abbiamo sempre fatto, perché questo è l'obiettivo della nostra missione. Di fronte a persone che annegano, non ci vuole una autorizzazione Sar per soccorrerle. Qualunque natante è obbligato dal diritto del mare a salvare la vita a persone in pericolo".

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