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La profezia di Clemente e lady Mastella: "Ecco i due veri candidati..."

Intervistato da La7, Clemente Mastella rivela: "Io e mia moglie pensiamo che ci siano due candidati veri, io dico Draghi, lei Casini"

La profezia di Clemente e lady Mastella: "Ecco i due veri candidati..."

Intercettato nei pressi di Montecitorio, Clemente Mastella è stato intervistato da Paolo Celata per il programma Maratona Mentana. L'argomento principale, naturalmente, la scelta del prossimo presidente della Repubblica. I nomi più importanti? Mario Draghi, attuale presidente del Consiglio, ed il senatore Pier Ferdinando Casini.

Secondo il sindaco di Benevento queste elezioni sono diverse dalle precedenti, ed il motivo sarebbe l'evidente esposizione mediatica. "Succede quello che non succedeva nelle mie prime Repubbliche. Ed io ne ho vissute più di una", afferma ai microfoni di La7. "Nel senso che, quando tu eleggevi il capo dello Stato, il silenzio era totale, perché ti vedevi in case private, evitavi atteggiamenti sghignazzanti sul piano pubblico, non c'era questa idea mediatica ad oltranza... e questo complica le cose, evidentemente". Le difficoltà, precisa Mastella, c'erano anche prima, ma stavolta ci troviamo in un situazione diversa.

Il politico passa quindi a spigare di essersi recato a Montecitorio per accompagnare la moglie, la senatrice Sandra Lonardo. "Io e mia moglie siamo un po' come quelli che sono i candidati veri. Lei Casini, io Draghi. Siamo un po' come i candidati veri... perché sono due i candidati veri, secondo me, Casini e Draghi. Eh... l'arte femminile è più seduttiva", dichiara sibillinamente al giornalista, quando gli viene chiesto di fare un pronostico.

Dopo aver precisato di non essere un grande elettore, Mastella si dice a favore dell'ex presidente della banca centrale europea. "Io ho grande stima di Draghi, però mi ricordo che quando ho fatto il ministro del Lavoro... tutti quanti dicevano a me, che venivo da provincia,: 'Ma i mercati, i mercati...'. Io rispondevo: 'Guardate, io penso prima ai mercati rionali, e poi a quelli internazionali'. Qua bisogna pensare ai mercati internazionali, come è giusto che sia, però il mercato rionale deve essere preso in considerazione", afferma il politico, che per inciso aggiunge: "Non è che decide il Financial Times chi si vota in Italia oppure no". "Soprattutto io spero che la politica si ridia una sua dignità", afferma in conclusione Mastella.

"Ad oggi siamo nella palude, questa dignità non mi pare il colpo di coda venga fuori da parte della politica".

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