"Non mi spaventa stare all'opposizione. Alla fine si torna a votare e vinciamo". Lo promette Matteo Salvini, intervistato dal Tg2, dopo la nascita del nuovo governo che aveva già ampiamente criticato nel corso di una diretta Facebook.
"Ricordate, non è il governo Pd-Cinque stelle, non dimenticatevi di Fratoianni e della Boldrini. Se Di Maio fa il ministro degli Esteri, Speranza può fare quello della Salute". aveva detto attaccando il nuovo esecutivo che, nel primo Consiglio dei Ministri, ha deciso di impugnare una legge sull'immigrazione emanata dalla Regione Friuli Venezia Giulia, guidata dal leghista Massimiliano Fedriga. Un "bell'esordio, rispettoso dell'Autonomia, degli enti locali, dei comuni, dei governatori, dei territori, degli italiani", ha detto ironicamente il leader della Lega. Al Tg2, invece, ha ribadito la sua convinzione: "La conferma che fosse tutto progettato da tempo me l'ha dato oggi un ex ministro. Trenta ha detto, 'pensavo che mi facessero rifare il ministro perché ho sempre attaccato Salvinì. Ragazzi, bastava dirlo...'vogliamo fare il Governo con il Pd'". E poi ha rincarato la dose: "Io dal Pd non mi aspettavo nulla di diverso, perchè loro quando vedono una poltrona si lanciano. Mi spiace per i 5 Stelle, che erano partiti come anticasta e mandano in Europa Gentiloni e governano con la Boschi e Franceschini. Sono partiti dalla rivoluzione e sono finiti con Renzi e Gentiloni. E' un mercato delle vacche disgustoso". E si chiede: "Quanto può durare un governo che si regge solo nel nome delle poltrone e dell'odio per Salvini?"
Alla domanda se teme l'abolizione dei suoi decreti Sicurezza, ha detto: "Non lo temo per me, lo temo per gli italiani. Ho letto che vogliono cancellare Quota 100, la flat Tax, modificare i decreti sicurezza...non fanno un dispetto a Salvini, fanno un dispetto agli italiani". Salvini, poi, come aveva già anticipato su Facebook, ha dato appuntamento ai militanti della Lega in piazza Montecitorio per manifestare accanto a Fratelli d'Italia nel giorno della fiducia. Sull'ipotesi che vada alla presidenza del Copasir al posto di Lorenzo Guerini, dice: "Io continuerò anche da ultimo dei senatori ad occuparmi di sicurezza, antimafia, antiracket e lotta all'immigrazione clandestina". Salvini, poi, non si mostra per nulla preoccupato per le indagini a suo carico: "Non mi fermano, quello che ho fatto l'ho fatto per il bene e l'onore del mio paese".
Snobba la domanda sull'endorsement che il presidente Trump ha riservato a "Giuseppi" Conte: "Non mi interessa perché abbia fatto quel tweet", dice e aggiunge: "Faccio notare che se fosse stato a parti inverse, da sinistra ci sarebbe stata una sollevazione popolare"
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