
"Secondo l'ultima rilevazione Istat, anche a luglio arrivano segnali positivi dal mondo del lavoro. Il tasso di occupazione sale al 62,8% e quello di disoccupazione scende al 6%. Rispetto a luglio 2024 si registrano 218mila occupati in più, con una crescita trainata soprattutto dai contratti a tempo indeterminato". Lo scrive sui social Giorgia Meloni, che commentando i dati sull'occupazione resi pubblici dall'Istat parla di "numeri incoraggianti", che "confermano l'efficacia delle misure messe in campo" dal governo e che "ci spingono a proseguire con determinazione su questa strada". "Più opportunità, più lavoro, più crescita per l'Italia", aggiunge la premier. Convinta che - nonostante le turbolenze e le incertezze internazionali - il dato tendenziale sull'occupazione possa essere la chiave per una possibile ripresa dei consumi e un conseguente miglioramento dell'economia. Perché, sono i le riflessioni che si fanno nel governo e nella maggioranza, un dato così positivo non si registrava dal 2007. Anche se, va detto, dietro le percentuali della disoccupazione in discesa non manca qualche ombra, dalla crescita degli inattivi al calo degli autonomi fino alle donne che restano ancora indietro.
E dopo la premier arriva la consueta e fitta batteria di dichiarazioni di deputati e senatori di Fratelli d'Italia, a conferma che i numeri dell'Istat a via della Scrofa sono stati accolti con una certa soddisfazione. Come pure nel resto della maggioranza. "Grazie alle iniziative del governo continua a calare la disoccupazione e oggi abbiamo il nuovo record storico di occupati", dice il vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani. "Ora - aggiunge - l'obiettivo è quello di aumentare i salari bassi e sostenere le fasce più deboli". Sulla stessa linea l'altro vicepremier. "Noi combattiamo il precariato garantendo opportunità. I dati di oggi dicono che la disoccupazione è ai minimi storici", rilancia Matteo Salvini.
I dati diffusi dall'Istat segnalano 13mila occupati in più su giugno e 218mila in più rispetto a un anno fa, numeri che hanno innescato il coro di soddisfazione da parte della maggioranza di governo con la ministra del Lavoro Marina Calderone che parla di "trend destinato a consolidarsi".
Il mercato del lavoro italiano mostra dunque segni di vitalità. Gli occupati hanno raggiunto quota 24 milioni 217mila: crescono sia i dipendenti permanenti, saliti a 16 milioni 448mila, sia quelli a termine, 2 milioni 567mila. In calo invece gli autonomi, fermi a poco più di 5 milioni, segnale di una difficoltà per professionisti e piccole attività. Il tasso di occupazione è arrivato al 62,8%, un lieve aumento su giugno (+0,1), un balzo di 0,4 punti percentuali in un anno. Un miglioramento che però ancora non coinvolge del tutto le donne: l'occupazione femminile è calata di 0,2 punti percentuali tra giugno e luglio. Ma è il calo della disoccupazione il dato più evidente di luglio. Scesa al 6%, si porta sotto la media della zona euro per la prima volta dal 2007. Anche per i giovani la disoccupazione si riduce, dal 20,1% al 18,7%. Complessivamente i disoccupati sono un milione e 532mila, 74mila in meno rispetto a giugno. Il minimo storico, sottolinea Calderone che parla di un dato che "colpisce" assieme al calo degli inattivi. Quest'ultimo è visibile, però, solo sull'anno (da 12milioni 403mila di luglio 2024, si scende ai 12milioni 322mila di luglio 2025).
Perché da giugno a luglio, sono cresciute le persone che non cercano un impiego: +30mila in un mese, soprattutto tra le donne (il tasso cresce di 0,4 punti contro un calo di 0,1 punti per gli uomini) e chi ha superato i 50 anni. Una spia che indica come il mercato non riesca ancora a includere tutti.