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Meloni-Salvini, derby sulle riforme per ottenere il presidenzialismo

Due delegazioni in Cassazione per depositare le proposte di legge popolare

Meloni-Salvini, derby sulle riforme per ottenere il presidenzialismo

Roma Fratelli d'Italia scalda i muscoli e si prepara a imbracciare con forza e decisione la bandiera del presidenzialismo. E lo stesso fa la Lega, in un insolito derby della raccolta delle firme. Entrambi i partiti puntano, infatti, sullo strumento della proposta di legge di iniziativa popolare per dare alla battaglia un carattere plebiscitario dal basso e rispondere colpo su colpo al taglio dei parlamentari.

Forza Italia non si accoda su questo strumento, ma fa notare che l'accordo sul presidenzialismo lo ha proposto e riportato al centro del dibattito proprio Forza Italia soltanto poche settimane fa in cambio del sostegno al referendum sul maggioritario. Un patto che prevede il via libera all'iniziativa portata avanti dai leghisti nelle Regioni e l'appoggio di tutto il centrodestra a un ordine del giorno per la comune battaglia per l'elezione diretta del Capo dello Stato.

«Domani - annuncia Giorgia Meloni i parlamentari di Fratelli d'Italia depositeranno in Cassazione la proposta di legge di iniziativa popolare per l'elezione diretta del capo dello Stato. E cominceremo subito la raccolta delle 50mila firme necessarie ad avviare l'iter del provvedimento. Confidiamo di raggiungere questo obiettivo in pochi giorni. Dopo il voto favorevole di Fratelli d'Italia al taglio del numero dei parlamentari, è la nostra risposta al no della maggioranza gialloverde prima e rossogialla dopo ai nostri emendamenti per introdurre in Costituzione il presidenzialismo: vogliamo che siano i cittadini a scegliere». «Occorre una visione d'insieme, un progetto ampio e articolato e ancorato al principio costituzionale che l'unico vero detentore della sovranità nazionale è il popolo italiano» aggiunge Francesco Lollobrigida.

Fratelli d'Italia si darà il cambio con la Lega. Alle 11 i parlamentari di Giorgia Meloni saranno al Palazzaccio per depositare il testo, poi alle 14.30 sarà il turno di Matteo Salvini. Un derby nel centrodestra con l'obiettivo di intestarsi la riforma simbolo della destra italiana. Dal Carroccio viene reso noto che il leader depositerà «alcune proposte di legge». Un tema che lo scorso 2 ottobre era stato toccato dai vertici della Lega, riuniti in Senato. Ieri Calderoli ha anche annunciato che la Lega raccoglierà le firme per altre proposte di iniziativa popolare che prevedono l'elezione a suffragio universale diretta del presidente della Repubblica e l'abbassamento a quarant'anni della soglia per divenire presidente, l'abolizione dei senatori a vita e un «disegno di legge ordinario che riproduce in positivo il quesito referendario abrogativo del Rosatellum approvato dalle Regioni», per ottenere un sistema elettorale puramente maggioritario.

Forza Italia - che si prepara alla terza edizione di IdeeItalia, la manifestazione di Milano organizzata da Mariastella Gelmini e da Massimiliano Salini cui parteciperà anche Silvio Berlusconi - rivendica la primogenitura della proposta. «Quella presidenziale è una riforma che fa parte del Dna del centrodestra», spiega Marco Marin.

«È la dimostrazione che la coalizione sta insieme su programmi e valori concreti, mentre la sinistra si ritrova su compromessi al ribasso». Forza Italia dovrà anche decidere in quale forma partecipare alla manifestazione leghista del 19 ottobre a piazza San Giovanni e chi sarà a guidare la delegazione.

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