«Ecco a voi una combattente per la libertà». Matteo Salvini presenta così alla piazza la leader di Fratelli d'Italia, anche per farsi perdonare qualche piccolo screzio del giorno prima per la scenografia dell'evento e per un palco ritenuto troppo di stampo leghista. «Che colpo d'occhio!», esordisce Giorgia Meloni che ringrazia tutti per essere venuti in piazza San Giovanni e per averla riempita. «Una volta San Giovanni era il simbolo della sinistra, ora la riempiamo solo noi. Prima c'erano le bandiere rosse e ora il tricolore. Cari compagni, è il segnale che siete stati sconfitti dalla storia», esordisce.
Una piazza che, secondo la dirigenza di Fratelli d'Italia, dimostra che la coalizione di centrodestra sta davvero tornando e si stanno ricreando le condizioni dell'unità. «Grazie a chi ha rinunciato alle proprie priorità per venire, grazie», dice la Meloni. Inevitabile l'affondo contro gli esponenti del governo, asserragliati nei palazzi del potere. «Temono il voto, i grillini che dovevano aprire il Parlamento ora sono nelle auto blu». La Meloni attacca frontalmente il sindaco di Roma Virginia Raggi, elencando tutti i demeriti della sindaca e il caos che regna nella Capitale. La promessa è quella di una durissima opposizione a tutti i livelli, cittadino come nazionale.
La leader di Fratelli d'Italia ricorda che la prima legge calendarizzata dal governo è la legge Boldrini. Quella cioè per dare la cittadinanza agli immigrati. «Fdi ha già raccolto centomila firme perché la cittadinanza sia un premio, e non un diritto per chi viene coi barconi e ci disprezza. Usano i bambini come scudi umani per assicurare la cittadinanza a tutti. Questo dice la legge Boldrini, ma noi diciamo no, perché se vuoi essere italiano la cittadinanza te la devi meritare, la devi sudare. Non è un diritto è un premio». E sempre sul tema migranti aggiunge: «Costruiremo un governo che dice che l'immigrazione illegale non si può fare in Italia, non ci sono scuse: su questo non si torna indietro. Se servono i muri si costruiscono i muri, se servono i blocchi navali, si fanno i blocchi».
«Se non vi piace il crocifisso, andatevene», attacca. «Il mondo è pieno di Paesi islamici, andate là». Meloni si è poi detta convinta che l'Europa non vuole diventare musulmana. FdI è stato l'unico movimento che ha messo in guardia contro il pericolo turco. «Oggi tutti si accorgono che la Turchia islamista è un problema». L'accoglienza è solo «un grande business, teso a far guadagnare qualcuno e a penalizzare gli italiani. L'Italia è destinata a diventare il campo profughi d'Europa con l'accordo di Malta. Bisogna arrivare al blocco navale, ma per farlo serve un governo di patrioti».
«Il nuovo governo deve garantire sicurezza. Per questo da qui mando un forte abbraccio alle nostre forze dell'ordine, continuamente vessate». Meloni ricorda poi i fatti di Bibbiano e gli altri scandali targati sinistra. Critica le nuove tasse minacciate dall'esecutivo, auspicando una diminuzione della pressione fiscale. «Se la prendano con gli immigrati che evadono». «Basta con i metodi staliniani, conclude la Meloni, sì a libertà e sovranità. Sì ai principi dei patrioti e no agli interessi della sinistra».
Infine chiede a Salvini e Berlusconi di firmare il «patto anti-inciucio» per impegnarsi formalmente a «dire no a un governo con il Pd e con il M5S». «Il popolo di centrodestra c'è e aspetta solo di tornare al governo», chiosa il responsabile dell'organizzazione, Giovanni Donzelli. «Sta a noi capirlo e dargli coerenza e futuro».
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