Coronavirus

In un mese 4 milioni di test con marchio Ce

L'esame è affidabile, ma restano i dubbi sull'acquisizione dell'immunità

In un mese 4 milioni di test con marchio Ce

La multinazionale americana Abbott ringrazia il giorno dopo l'aggiudicazione della gara nazionale per i 150mila test sierologici che partiranno il 4 maggio in tutto il territorio nazionale. E lascia capire che il cadeau fatto all'Italia senza chiedere nulla in cambio, era solo un assaggio. Il vero business arriva a fine maggio, quando saranno disponibili sul mercato italiano ben quattro milioni di test sierologici. E fin da ora, spiegano dall'azienda, laboratori privati o ospedali dotati di strumenti Architect i1000SR e i2000S che sono interessati, possono prenotare i kit. E ad oggi, in tutta Italia vengono utilizzati approssimativamente 1.000 analizzatori di questo tipo, con una produttività per analizzatore fino a 200 test per ora.

Dunque la rete di diffusione c'è. Manca solo il prezzo del test. Non è ancora stato annunciato, ma c'è da scommettere che la domanda non mancherà: si tratta del kit che ha sbaragliato gli altri 71 concorrenti della gara pubblica coordinata dal commissario Domenico Arcuri e ha ottenuto ieri il marchio Ce. Dunque offre un'affidabilità che tranquillizza coloro che vogliono dar mano al portafogli pur di togliersi qualche dubbio sulla propria condizione di salute.

Intanto, Luigi Ambrosini, direttore generale e amministratore delegato di Abbott spiega che «Abbott ha concentrato tutti i suoi sforzi per rendere disponibili i test Covid-19 il più rapidamente possibile e far fronte a questa pandemia» e aggiunge: «Siamo orgogliosi di aver potuto rendere fruibile immediatamente in Italia anche il nuovo test anticorpale che potrà aiutare a individuare chi ha contratto il virus, contribuendo ad aumentare la fiducia ora che ci apprestiamo a tornare gradualmente alla nostra vita».

Ma quali sono le caratteristiche del test IgG Sars-CoV-2 di Abbott? Identifica, dicono in un comunicato aziendale, l'anticorpo IgG, «una proteina prodotta dall'organismo nelle fasi avanzate dell'infezione e che potrebbe persistere per mesi e forse anni dopo la guarigione. Il test ha dimostrato una specificità e una sensibilità nel rilevare gli anticorpi IgG superiore al 99 per cento 14 giorni o più dopo l'insorgenza dei sintomi».

Un test affidabile dunque, ma, da quanto descritto, non si capisce se nel risultato finale possa emergere la quantità anticorpale neutralizzante. Secondo autorevoli esperti, infatti, solo chi ha acquisito un alto livello di anticorpi di tipo IgG neutralizzanti potrebbe acquisire una sicurezza, sia pure relativa, di immunità. Diversamente, come ha affermato anche l'Oms, molti test in commercio, non possono offrire alcun «lasciapassare» per la vita in comunità senza le necessarie protezioni di distanziamento fisico e mascherina.

Ma l'azienda dl canto suo non si addentra in aspetti squisitamente scientifici e promette che nel carnet dei prodotti ci sarà prossimamente anche il test sierologico per la determinazione qualitativa delle IgM dirette contro il Sars Cov-2.

E l'auspicio di Pierangelo Clerici, presidente della Federazione italiana delle società di medicina di laboratorio (FismeLab), è che al nuovo test ne seguano altri per consentire «approfondimenti e studi finalizzati a una più profonda conoscenza dell'interazione tra il virus e l'uomo e le sue implicazioni sulla salute di tutti noi».

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