Cronache

Messina, colpo di scena: "Nell'auto incidentata niente sangue di Gioele"

I rilievi della Scientifica fanno vacillare l'ipotesi che il bimbo si fosse ferito in galleria

Messina, colpo di scena: "Nell'auto incidentata niente sangue di Gioele"

Messina. Nell'Opel Corsa di Viviana Parisi non c'è sangue di Gioele. È il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, a riferire che «gli accertamenti genetici effettuati sui tamponi prelevati all'interno del mezzo e sul parabrezza hanno finora fornito esito negativo, anche per quanto riguarda la presenza di eventuali tracce di sangue».

L'esito dei rilievi effettuati dalla Scientifica su 6 tracce biologiche prelevate dall'auto, che chiude «un ulteriore ciclo di prelievi ed accertamenti», giunge proprio quando sembrava aver preso corpo l'ipotesi del ferimento del bambino nell'incidente causato da Viviana durante un sorpasso nella galleria Pizzo Turda sull'A20 Messina-Palermo, in conseguenza del quale si ipotizzava che di lì a poco il piccolo sarebbe morto.

L'ipotesi, che già era stata ritenuta credibile ad apertura indagine alla luce del fatto che si è trattato di un incidente di una certa entità, con una ruota scoppiata nell'Opel e due nel furgoncino dell'Anas che la dj 43enne stava sorpassando, aveva perso vigore dopo la testimonianza di un turista che aveva visto Viviana allontanarsi a piedi nell'area boschiva di Caronia con Gioele in braccio, che non sembrava ferito. L'ipotesi però aveva ripreso forza dopo le prime risultanze dell'autopsia sui resti di Gioele con il riscontro nel cranio di «micro tracce di sangue» con «infingimento osseo». L'assenza di sangue nell'auto non esclude comunque che Gioele, non assicurato al seggiolino, abbia sbattuto la testa. La ricostruzione che ne segue è che Viviana, sconvolta, si sia inoltrata nella campagna con lui. Un'azione solo apparentemente illogica se teniamo in considerazione la fragilità psicologica di Viviana più volte sottolineata dal procuratore, tanto che durante il lockdown si era persino sentita pedinata. Forse Viviana stava a suo modo proteggendo Gioele ed è proprio un atteggiamento protettivo nei confronti del piccolo quello riferito dal turista.

In attesa che il pool di medici ed esperti elabori gli esiti dell'autopsia e della tac e i reperti e le osservazioni raccolti sul campo, tutte le ipotesi sono aperte: «Non è ancora possibile formulare una seria ipotesi sulla morte di Gioele» dice il procuratore. Viviana potrebbe avere ucciso Gioele anche se la famiglia non lo ritiene fattibile, Gioele potrebbe essere caduto nella campagna battendo la testa, potrebbero essere stati attaccati da animali. E la procura non ha nemmeno chiuso il fascicolo contro ignoti per omicidio e sequestro di persona.

Gli esperti, che durante i sopralluoghi non hanno rinvenuto altre parti del corpicino smembrato di Gioele, preleveranno il Dna di animali presenti nella zona in cui sono stati ritrovati morti mamma e figlio, distanti 400 metri in linea d'aria, in particolare suini neri e cani, per compararlo con le tracce del presunto morso sulla caviglia di Viviana che non si esclude sia segno di decomposizione e con tracce prelevate dai resti del piccolo.

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