"Migranti liberi per i Cpr pieni". Salvini: "Ho chiesto verifiche"

Il Viminale accelera sul fronte dei rimpatri. Previsto l'ampliamento dei Cpr, le strutture per i migranti che dovranno essere rimpatriati

Foto di repertorio
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Il Viminale accelera sul fronte dei rimpatri. Il ministro degli Interni, Matteo Salvini ha chiesto approfondimenti su quanto accaduto lo scorso giovedì quando 15 tunisini su 17 in fase di rimpatrio non sono stati riaccompagnati nei Cpr perché i posti erano occupati. Il Viminale ha chiesto delle verifiche con un obiettivo chiaro: accelerare le procedure di rimpatrio. E per far fronte a questo tipo di emergenza saranno ampliate le strutture già presenti nel territorio.

Il Cpr di Torino passerà da 175 a 210 posti entro fine anno, quello di Roma subirà modifche nell'area maschile, quello di Bari passerà da 90 a 126 posti e interventi di questo tipo verranno fatti anche sulle strutture di Brindisi, Caltanissetta e nel resto d'Italia. Intanto sul rimpatrio dei tunisini sbarcati a Lampedusa, sempre il Viminale fa sapere che "i 40 tunisini rimpatriati questa mattina con volo decollato da Palermo erano tutti arrivati in Italia pochi giorni fa e a bordo di barchini. Il resto del gruppo partirà con i prossimi charter, a partire da quello di giovedì. Domani si terrà a Roma una riunione tecnica tra esperti del governo italiano e tunisino. L'obiettivo è rafforzare e migliorare l'intesa esistente, che non soddisfa le esigenze del ministero".

"Non ho poteri magici, amici", dice su Facebook Matteo Salvini, "Ma sappiate che tutte le mie energie sono dedicate a riportare un po’ di ordine e sicurezza in più in questo Paese e a non deludere le aspettative degli italiani". Il ministro ricapitola le misure contro i clandestini: "Rimpatriati questa mattina, con volo da Palermo, 40 tunisini irregolari arrivati coi barchini" qualche giorno fa.

Il resto del gruppo partirà con i prossimi charter, a partire da quello di questo giovedì", dice, "Dopo aver incontrato venerdì scorso a Vienna il ministro tunisino, domani al Viminale riunione tecnica con i rappresentanti del loro governo per rendere più veloci e numerose le espulsioni: l’accordo fatto dal PD è del tutto insufficiente e stiamo cercando di rimediare". Poi ricorda anche che con i decreti allo studio del Viminale "modificheremo radicalmente alcune norme che oggi complicano la lotta all’immigrazione clandestina".

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