Migranti, Minniti: "Bene appoggio Ue, ma fondi insufficienti"

"È importante che Francia, Germania e Commissione Europea abbiano condiviso alcune nostre proposte, a cominciare da quella di un codice di comportamento per le ong che operano con grande passione e con grande impegno nel Mediterraneo centrale". A dirlo è Marco Minniti, intervenendo alla Camera per un'informativa urgente sul tema dei migranti.

Ma per il ministro dell'Interno non basta: l'impegno della Ue "è insufficiente dal punto di vista finanziario" e "c'è bisogno di un impegno diretto dei singoli Stati membri". "La sproporzione è evidente tra quello che si è investito nella rotta balcanica e quello che si sta investendo oggi per il Mediterraneo centrale", spiega Minniti, "Una sproporzione a mio avviso ingiustificata".

Poi torna ad attaccare la gestione delle ong: "Nel Mediterraneo centrale operano navi militari. Nel momento in cui operano numerose navi civili, un Paese serio prende tutte le misure per coniugare salvezza della vita con le esigenze della propria sicurezza e con l'indefettibile obiettivo di combattere i trafficanti di esseri umani".

Centrale nel piano del ministro è l'accordo con la Libia. Per questo nei prossimi giorni a Tripoli ci sarà "una riunione con i sindaci della Libia per discutere insieme di come liberarsi dal giogo dei trafficanti di esseri umani". "Il traffico di esseri umani è uno dei principali canali economici di cui la Libia vive, bisogna offrire un circuito economico alternativo", ha spiegato Minniti, "Il 94% delle persone salvate viene dalla Libia ma tra loro non c'è un libico. È lì che va affrontato il problema, pur sapendo che la situazione è maledettamente complicata. La Libia non è la Turchia, con la quale l'Europa ha negoziato un impegnativo e costoso accordo: la Libia è fragile e instabile. C'è un rapporto forte tra la stabilizzazione della Libia e i trafficanti di esseri umani.

Combatterli in Libia significa dare un contributo straordinario per la stabilizzazione del Paese".