Migranti, secco "no" dell'Italia alla proposta di Macron

La Francia propone l'istituzione di hotspot di "nuova generazione", ma l'Italia spinge per la disponibilità di tutti. Salta così la conferenza stampa di Tusk e Junker

Migranti, secco "no" dell'Italia alla proposta di Macron

Migranti e gestione dei fenomeni migratori. La Francia aveva pensato di risolverla così: "hotspot di nuova generazione" sul modello di quelli istituiti in Grecia, ma l'Italia ha detto "no". La partita per la soluzione della crisi è tutto fuorché chiusa. Durante la serata di oggi era emerso come la nazione guidata da Emmanuel Macron avesse avanzato la proposta in questione.

Fonti provenienti dall'Eliseo avevano spiegato come la creazione di questo tipo di hotspot avrebbe potuto convincere anche l'esecutivo del professor Giuseppe Conte. "Persino", dato il clima, verrebbe da dire. "Si può avere il finanziamento e il sostegno dell'Ue", avevano specificato, come riporta l'Agi, dall'oltralpe. Ma il piano francese non ha convinto il nostro esecutivo. Pur riconoscendo all'Italia un ruolo "sensibile", considerata la posizione geografica del Belpaese, le medesime fonti avevano scandito: "Se c'è solidarietà europea rapida e capace di rimpatriare chi non ha diritto all'asilo, potrebbe essere accettabile per l'Italia". Il riferimento è proprio a questi "hotspot di nuova generazione". Questo del resto, avevano continuato,"è esattamente ciò che aveva accettato la Grecia". Ma Roma, a quanto pare, non è disposta a recepire la cosa così come in passato ha fatto Atene. E anzi, stando a quanto si apprende mentre scriviamo, l'Italia avrebbe risposto in maniera negativa. Il finanziamento coperto dall'Ue avrebbe dovuto rappresentare l'argomentazione decisiva. Niente di fatto.

Se sui movimenti secondari Emmanuel Macron sembrerebbe aver trovato la quadra con la Germania, con l'Italia sembrerebbe persistere una differenza di vedute. Se anche le altre nazioni, spiegano da Bruxelles, dovessero procedere con la costruzione di questo tipo di centri, allora anche l'Italia darebbe la sua disponibilità. Ma se, come pare, nessuno è intenzionato a dare seguito alla proposta francese all'interno dei propri confini, allora anche il governo italiano si opporrà. Pare, inoltre, che si sia aperto alla possibilità che questi hotspost di "nuova generazione" vengano costruiti un po' in tutti i paesi membri dell'Ue. La posizione dell'esecutivo italiano sembra aver sortito un effetto: "C'è stata una discussione su tutte le conclusioni, tranne che sulle migrazioni - raccontano dal Belgio - alla fine della discussione, uno Stato membro (che si presume sia proprio il nostro) si è riservata la posizione sulle conclusioni, perché sulle migrazioni non si era ancora trovato un accordo.

Dato che le conclusioni possono essere solo concordate per consenso, Tusk e Juncker hanno deciso di non tenere la conferenza stampa". L'incontro con la stampa di Tusk e Junker, insomma, è saltato. La discussione sugli hotspot per i migranti è destinata a proseguire.

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