Migranti, zero sbarchi da inizio anno: col Pd erano già arrivati in 453

La linea dura funziona: nel 2019 non c'è stato ancora uno sbarco. È il 100% in meno rispetto ai governi Pd. E ora Salvini è più determinato a non mollare

Migranti, zero sbarchi da inizio anno: col Pd erano già arrivati in 453

Gli immigrati a bordo della Sea Watch restano in balia del Mediterraneo. E Matteo Salvini può festeggiare un successo che nessun governo era riuscito a ottenere prima di oggi. Da inizio anno gli sbarchi stanno a zero. Non un solo immigrato clandestino ha messo piede sul terreno italiano. È il 100 per cento in meno rispetto allo scorso anno quando al governo c'era il Pd con Paolo Gentiloni e al Viminale sedeva Marco Minniti.

"Sono al lavoro dall'inizio dell'anno 2019 per diminuire ancora gli sbarchi, agevolare gli arrivi via aereo di chi scappa davvero dalla guerra con i confermati corridoi umanitari, moltiplicare le espulsioni". Su Facebook Salvini tira le somme della pugno duro contro l'immigrazione clandestina. Un'inversione di rotta rispetto ai precedenti governi di sinistra che ha portato ad azzerare completamente gli sbarchi. L'anno scorso, per esempio, nel giro di una settimana (la prima del 2018) erano già sbarcati 453 clandestini. Quest'anno neanche uno. "Con scafisti e trafficanti nessuna complicità". Il vice premier leghista incassa così un risultato importante proprio mentre si moltiplicano gli sforzi dell'Unione europea per trovare una soluzione alle due navi ancora in balia delle acque del Mediterraneo e gli appelli di papa Francesco che ieri ha richiamato "l'attenzione dei governi affinché si presti aiuto a quanti sono dovuti emigrare".

Nonostante le continue pressioni da Bruxelles e dal Vaticano, Salvini non ha mai arretrato di un millimetro. Anzi, nelle ultime ore, ha anche ribattuto a muso duro: "Possono farmi tutti gli appelli che vogliono ma non cambio idea. Aspettiamo novità da Malta, Berlino o Amsterdam". Dal Viminale è stata, infatti, ribadita la contrarietà del titolare dell'Interno a qualsiasi arrivo via mare in Italia. Il suo obiettivo è, infatti, bloccare (una volta per tutte) il traffico di esseri umani che arricchisce scafisti, mafiosi e trafficanti. "La soluzione - viene spiegato all'agenzia LaPresse da fonti vicine al leader leghista - sono i corridoi umanitari via aereo per chi scappa davvero dalla guerra". Anche l'accoglienza di quindici famiglie, così come suggerivano Luigi Di Maio e Giuseppe Conte, che ipotizzavano di aprire a donne, bambini e ai rispettivi papà, sarebbe stato per Salvini "un segnale di cedimento che farebbe dire agli scafisti '10 oggi, 15 domani, vediamo... Continuiamo a prenderli'".

Insomma, i porti restano chiusi. Una politica che mette i vertici di Bruxelles con le spalle al muro e li inchioda alle proprie responsabilità. "Stiamo consumando i telefoni...", si è lasciata scappare la portavoce Margaritis Schinas che nelle ultime ore è tornata a chiedere "più solidarietà agli Stati membri".

Per l'Italia, però, il tempo dell'accoglienza indiscriminata è ormai finito. "Ho 5 milioni di italiani poveri - è il messaggio lanciato da Salvini su Twitter - quando avrò sfamato loro, penserò agli altri".

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