Riccardo PelliccettiUn mare inarrestabile che ha superato la quota di un milione di persone. I numeri sono chiari: secondo l'Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni), 1.005.504 immigrati hanno raggiunto l'Europa fino al 21 dicembre e manca più di una settimana alla fine dell'anno. Un'ondata migratoria record, la più vasta dalla fine della seconda guerra mondiale, che sottolinea l'emergenza internazionale e l'incapacità dei Paesi europei nel gestire finora delle frontiere colabrodo, tanto da spingere Bruxelles a creare una nuova polizia di frontiera che possa essere impiegata anche contro la volontà degli stati nazionali. Ma la fuga dalle guerre o dal proprio paese per motivi economici ha lasciato dietro di sé anche una lunga scia di sangue: oltre 3.600 migranti sarebbero morti o dispersi nel tentativo di raggiungere le coste europee. L'ultima tragedia in mare è avvenuta ieri, con undici profughi annegati dopo il naufragio di un barcone tra la Turchia e la Grecia.«Sappiamo che le migrazioni sono inevitabili, necessarie e desiderabili ha detto il leader dell'Oim William Lacy Swing Ma non basta contare il numero di quanti arrivano o dei quasi 4mila che quest'anno sono morti o dichiarati dispersi. Dobbiamo anche agire». La metà dei migranti arrivati in Europa sono siriani in fuga dalla guerra, circa il 20 per cento è di nazionalità afghana, mentre il 7 per cento sono iracheni. E se i numeri del 2015 fanno paura, quelli del prossimo anno potrebbero essere addirittura superiori. Secondo l'Unhcr, nel 2016 si ripeterà l'ondata record, visto il gigantesco numero di sfollati interni e rifugiati nel mondo, che ha oltrepassato i 60 milioni. La stragrande maggioranza dei migranti è sbarcata in Grecia (oltre 816mila persone), seguita dall'Italia (più di 144mila), che però ha registrato un calo degli arrivi del 12,9% rispetto all'anno scorso. «È stato un anno tragico per l'Europa ha detto ieri il ministro dell'Interno Angelino Alfano, illustrando i dati del Viminale ma un anno in cui l'Italia è intervenuta in tempo. Abbiamo fatto un lavoro straordinario salvando vite umane e dando un grande servizio all'Ue. Per questo motivo ci aspettiamo una solenne procedura di ringraziamento». Che Alfano aspetti e speri, dubitiamo che Bruxelles si spertichi in elogi alla nostra politica sull'immigrazione. Anche perché i numeri del Viminale dicono chiaramente che di veri rifugiati in Italia ne sono sbarcati pochi, circa il 20 per cento del totale. Gli altri sono tutti migranti per motivi economici.
Ma la nostra amata presidente della Camera Laura Boldrini, invece, continua a far finta che siano tutti rifugiati in fuga dalle guerre e prosegue imperterrita nella sua battaglia politicamente corretta. «In Italia continueremo a salvare le persone. Non chiediamo loro da dove vengano prima di salvarle ha detto ieri la presidenta in visita a Vienna - Sarebbe inumano farlo dipendere dal passaporto».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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