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La ministra-"bulla" salva la poltrona

Il Parlamento: "Scorretta". Lei: "Chiedo scusa". Ma niente dimissioni

La ministra-"bulla" salva la poltrona

Londra. Il ministro degli Interni Piri Patel (nella foto) ha violato il codice di condotta comportamentale, ma rimane al suo posto. Ieri la commissione parlamentare indipendente guidata da Sir Alex Allan ha reso noto il risultato dell'inchiesta avviata mesi fa a carico della signora Patel in seguito ad alcune denunce e lamentele presentate dal suo staff. E il giudizio finale non ammetteva dubbi. Secondo la commissione «il ministro non aveva raggiunto gli standard di condotta richiesti dal codice di comportamento ministeriale che richiede di trattare i dipendenti pubblici con rispetto e considerazione». Nel rapporto vengono citati episodi di urla e bestemmie da parte della Patel nei confronti dei suoi subalterni. «Il suo approccio in alcune occasioni - spiegava Sir Alan - può certamente venir descritto in termine di bullismo soprattutto per l'impatto che i suoi comportamenti hanno avuto sui singoli destinatari. E in questo è stata rilevata una violazione del codice di comportamento anche se involontaria». Per correttezza Alan ha ammesso che non sempre il ministro si è sentita «legittimamente supportata dal dipartimento» e che Patel non ha ricevuto nessuna protesta ufficiale sulle conseguenze delle sue sfuriate il che significa che la signora non era a conoscenza delle problematiche che aveva provocato. Di norma, un giudizio così pesante da parte di una commissione suscita le immediate dimissioni del soggetto sottoposto all'inchiesta, invece a dimettersi è stato sir Alan, i cui suggerimenti finali sono stati completamente rigettati dal Primo Ministro. Ieri infatti, un portavoce di Johnson ha sottolineato che «il Premier prende molto seriamente le accuse di bullismo, tuttavia non ritiene che la signora Patel sia una bulla, viste anche le circostanze particolari in cui ha agito e le sue sincere scuse». Davanti ad una simile reazione Sir Alex Allan ha scelto di dimettersi. «Pur sapendo che il giudizio finale spetta al Primo Ministro ritengo che questa sia la mossa più giusta da fare» ha fatto sapere Allan.

Dal canto suo Patel aveva già presentato delle scuse formali dicendo di essere profondamente dispiaciuta che la sua condotta in passato possa aver ferito qualcuno.

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