Roma - Nomi, millanterie, vanterie, sogni e aspirazioni. Alcune lecite, altre meno. E persino chimere sessuali, come metafora di certe cose che, nella vita come negli affari, non sempre si possono raggiungere.
BUZZI E NAOMI
Per esempio Salvatore Buzzi sembra ammirare Naomi Campbell. Tanto da «scomodarla» un paio di volte filosofeggiando con altri imprenditori. Quando discute di affari con un omologo siciliano che si occupa del business dell'accoglienza, di fronte alle aspirazioni del collega, replica: «Metti che non ci riusciamo? Perché poi uno può fa tante cose, io pure voglio scop... Naomi Campbell ma non me riesce». E a Stefano Medini di una coop che gli scrive che «avrebbe il piacere di partecipare in Ati con voi» a una gara d'appalto del Campidoglio, invece di un semplice «no», risponde: «A me piacerebbe scop... Naomi Campbell, che dici si può fare?».
LOTTI, RENZI E LE NOMINE ANAS
Odevaine parlando di affari sudamericani con Mario Schina, rivela un retroscena sulle nomine Anas che riguarderebbe un suo amico, Angelo Sollazzo. «La buona notizia (...) è che questo qui pare che lo nomino presidente dell'Anas (...) pare che c'è un accordo, che Mancini ha fatto un accordo con Renzi (si riferisce al presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, ndr ) per avere (...) mo' però ieri, perché il mese scorso l'ha chiamato Luca Lotti (si riferisce al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ndr )...che, insomma, e lui ha detto.. “io non mando niente finché non c'ho un decreto” (...) perché il primo accordo l'ha fatto il partito (...) ieri m'ha chiamato (Sollazzo, ndr ) (...) “ci tengo a dirtelo che m'ha chiamato Renzi, oggi, per dirmi che a loro la questione è chiusa e che viene firmata. Io io ho detto ad Angelo, “non ti faccio i complimenti perché 'ste cose, ne ho vista tanta de gente che entrava papa e usciva cardinale”». E non è diventato papa. Ma Odevaine «tifava» per lui: «M'ha detto: “Luca se questa cosa va sono già informato, posso nominare otto consulenti e 7 persone”».
L'OPPOSIZIONE NON CONTA
Buzzi, a confronto con un uomo non meglio identificato che chiede consigli per la partecipazione a una gara «sponsorizzato» dal consigliere Fi Graziano Tredicine, ora ai domiciliari, lo invita a recedere, spiegandogli che «non ci stanno i soldi sopra». E di fronte alle insistenze dell'altro, taglia corto con pragmatismo, spiegando come funziona la logica spartitoria: «Non conta un cazzo... ma mica comanda la Pdl a Roma, eh? Cioè una gara da 900mila euro la danno all'opposizione?».
IL FINANZIERE «NON GRADITO»
Giovanni Bentivoglio, maresciallo gdf di Civitavecchia che ha indagato sul malaffare tra politica e coop denunciando centinaia di amministratori, al Ros dichiara d'essersi fatto avanti dopo che gli era stato detto di
sloggiare prima di rischiare «guai più seri». E accusa una toga. «Tale invito - mette a verbale - mi fu rivolto direttamente dal Procuratore Capo di Civitavecchia, al quale evidentemente non piaceva il mio modo di operare».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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