Venezia «Incidetevi sulla mano con il rasoio f57 e inviate una foto al curatore. Alzatevi alle 4.20 del mattino e guardate video psichedelici e dell'orrore. Tagliatevi il braccio con un rasoio lungo le vene, ma non tagli troppo profondi, solo tre tagli poi inviate la foto al curatore. Disegnate una balena su un pezzo di carta e inviate una foto al curatore. Se siete pronti a diventare una balena incidetevi yes su una gamba. Se non lo siete tagliatevi molte volte. Dovete punirvi».
Queste sono soltanto cinque delle cinquanta regole del «gioco» del suicidio che dalla Russia sta giungendo anche in Italia. Un rituale fatale, macabro, quello del virale «Blue Whale» (Balena Blu): una sfida di cinquanta prove prima di ammazzarsi. Cinquanta riti da compiere in cinquanta giorni che fanno cadere giovani, forse già depressi, in una depressione ancora più profonda e istigano gli adolescenti al suicidio.
L'ultimo caso due giorni fa a Ravenna dove una studentessa di quattordici anni aveva postato le foto con le lesioni che si era procurata sul braccio in internet, poi un caso presunto in Friuli e ora uno presunto anche nel Veneziano.
A finire segnalato stavolta è un ragazzino di soli dodici anni, classe 2005, straniero. Pare che avesse già superato dieci delle cinquanta prove previste prima di ammazzarsi e che mancassero quindi quaranta giorni al suicidio. Ai suoi compagni di scuola avrebbe raccontato di essersi procurato dei tagli in zone non visibili del corpo, di modo da nasconderli ai familiari. Tagli non riscontrati però dagli accertamenti fatti dai medici.
A fare la segnalazione alla scuola un genitore. L'istituto scolastico si è interessato al caso e ha immediatamente avvisato i Servizi sociali del Comune che hanno deciso di controllare il ragazzino e i suoi strani comportamenti. Ora si attende anche la nota in Procura.
Nella scuola media frequentata dal dodicenne sono intervenuti anche i carabinieri. Un carattere chiuso e fragile, quello dell'adolescente.
La notizia ha cominciato a circolare soprattutto tra i genitori che hanno ascoltato i racconti dei loro figli e che ora si dicono preoccupati e allarmati. Le prove che il gioco prevede, infatti, sono tra le più disparate, come quella di alzarsi alle 4.
20 del mattino e andare a «passeggiare» lungo i binari di una stazione ferroviaria, tagliarsi un labbro, passarsi un ago sulla mano più volte, procurarsi del dolore, farsi del male, andare sul tetto del palazzo più alto e stare sul cornicione per un po' di tempo, camminare sul ciglio di un ponte, non parlare con nessuno per tutto il giorno, fino ad arrivare alla cinquantesima: saltare da un edificio alto. Uccidersi, in nome di un web malato e assassino. Diabolico.
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