«Non dimentichiamo il mar Mediterraneo, che si sta trasformando in un cimitero» ha detto papa Francesco sabato scorso, il giorno del comizio milanese di Matteo Salvini. Il ministro aveva replicato al Papa, tra fischi della folla al Pontefice. Poi su «La 7» ha sostenuto di aver fatto diminuire il numero di morti: due i corpi finora recuperati nel Mediterraneo nel 2019. Ma a fare una revisione dei numeri per primo, non a caso, è stato «Avvenire». Il fatto che i corpi recuperati siano solo due è dovuto all'attuale quasi totale assenza di navi per i salvataggi e per dare sepoltura agli annegati. L'agenzia dell'Onu per i rifugiati, l'Unhcr, in base a numeri citati dallo stesso Salvini in un tweet, calcola che morti e dispersi in mare nei soli primi quattro mesi del '19 sono 402.
Calcoli inquietanti sono arrivati anche dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni, sede a Ginevra e 173 Stati membri. Per il portale dell'Oim nel 2019 sono 508 i morti dal primo gennaio a oggi, 316 dei quali sulla sola rotta del Mediterraneo centrale, quella che più direttamente tocca l'Italia.SCot
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