Cronache

Morto il bimbo di 5 anni precipitato dalle scale

Si è spento al Niguarda ieri pomeriggio. L'accusa adesso è quella di omicidio colposo

Morto il bimbo di 5 anni precipitato dalle scale

La notizia è arrivata a metà mattinata. Una notizia che nessuno avrebbe mai voluto sentire. Il bambino di 5 anni e mezzo, precipitato venerdì scorso mentre era nella scuola Pirelli di via Goffredo da Bussero, a Milano, non ce l'ha fatta e si è arreso.

Sul caso indaga la Procura, che dovrà chiarire come sia avvenuto l'incidente. Il fascicolo, assegnato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, responsabile del dipartimento ambiente, salute, sicurezza, lavoro, al pm Letizia Mocciaro, è ancora contro ignoti. Ma l'accusa di lesioni colpose per omessa vigilanza si è trasformata a questo punto in omicidio colposo. E nelle prossime ore potrebbero comparire i primi nomi nel registro degli indagati, perché bisognerà scoprire a questo punto se, chi avrebbe dovuto vigilare, lo ha fatto o meno. La Procura ha però giudicato inutile l'autopsia sul corpicino.

Per tre infiniti giorni si era sperato di salvare il piccolo, che era volato giù dal secondo piano nella tromba delle scale. Ma gli sforzi dei medici e le preghiere di familiari, compagni di classe e insegnanti non sono bastate. I vertici dell'ospedale Niguarda, dove il bimbo era ricoverato, ieri pomeriggio con una nota hanno comunicato che era terminato «l'accertamento di morte con criteri neurologici» ed era stato dichiarato il decesso del paziente alle ore 9.53. Da quel momento sono stati avviati gli accertamenti per dichiarare la morte cerebrale, che si sono chiusi dopo sette ore, alle 16.51, nel reparto di rianimazione del nosocomio.

Il fascicolo della Procura, che è ancora senza indagati, mira non solo a chiarire la dinamica dell'accaduto, ma a valutare eventuali responsabilità da parte delle maestre e dei collaboratori scolastici.

Il bambino, infatti, era uscito venerdì mattina dall'aula per andare in bagno e, mentre stava tornando in classe, è precipitato di sotto. Tra le ipotesi c'è quella che possa essersi arrampicato su una sedia, che aveva le rotelle, ritrovata vicino alla balaustra. Forse voleva scavalcare la ringhiera e invece è precipitato giù.

«Ho già disposto tutti gli accertamenti dovuti e confido nel lavoro della magistratura - ha detto ieri il ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti -. Il mio pensiero è però solo quello di un padre. È un giorno di lutto per tutto il mondo della scuola».

«Per Milano è un giorno doloroso. Per me uno dei più tristi da quando sono sindaco - ha scritto in un post su Facebook Beppe Sala -. In questi giorni sono stato, con la doverosa riservatezza del caso, in costante contatto con i medici e attraverso loro ho espresso la vicinanza alla famiglia. Adesso però ogni parola è superflua e non posso che mandare un grande abbraccio a nome di tutta Milano alla mamma, al papà e a tutti i familiari».

Vicinanza alla famiglia della vittima anche da parte del presidente della Regione Attilio Fontana, che ha ringraziato anche l'equipe di Neurorianimazione del Niguarda per aver cercato disperatamente di salvare la vita al piccolo.

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