Mosca avanza nel Donetsk. Rutte a Kiev: "Ucraina nella Nato"

Il Cremlino: "Preso il controllo del villaggio di Vuhledar". Il segretario da Zelensky: "Ingresso nell'Alleanza percorso irreversibile"

Mosca avanza nel Donetsk. Rutte a Kiev: "Ucraina nella Nato"
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L'ultima sacca di resistenza nella periferia ovest di Vuhledar ha optato per la resa, così ieri Mosca ha potuto annunciare ufficialmente, con un video, di aver conquistato la città del Donetsk dalle cui alture coprirà l'avanzata delle formazioni meccanizzate verso il Luhansk e il cuore dell'Ucraina. La disfatta della 72esima brigata «Zaporoghi Neri» potrebbe provocare un terremoto nella catena di comando militare. Zelensky ritiene il capo di stato maggiore Syrsky responsabile del tracollo. A inizio di settembre aveva deciso di sostituire il comandante dell'unità di fanteria Ivan Vinnik senza consultarlo, affidando l'incarico a un suo protetto, Oleksandr Ochrimenko, malvisto dai soldati che avrebbero addirittura minacciato di disertare. Nel caos Mosca, che per conquistare l'area collinare ha sacrificato 20mila uomini in due anni, ha trovato la stoccata decisiva.

Kiev si «consola» con la visita del nuovo segretario della Nato, Mark Rutte. «Era importante che venissi qui per ricordare a tutti quelli che ci guardano che la Nato è con l'Ucraina e che l'Ucraina è vicina alla Nato più che mai. Continueremo su questo percorso finché non diventerete membro dell'alleanza». Frasi speculari a quelle del suo predecessore Stoltenberg e che non riescono più ad accendere gli animi dell'establishment di Kiev. Zelensky, che ha chiesto alla Nato di abbattere missili e droni come in Israele, si sente ripetere queste parole da quasi tre anni, ma il nodo è la guerra in corso, senza la cui risoluzione l'ingresso a pieno titolo sarà solo un miraggio. «Quando la Russia distrugge le posizioni dei nostri soldati è giusto che si ritirino per potersi salvare la vita, sono più importanti degli edifici», ha riferito riferendosi a Vuhledar, tornando a invocare armi a lungo raggio per riequilibrare il conflitto. Il 12 ottobre la riunione del «formato Ramstein» affronterà il tema della revoca del divieto di attacchi in Russia.

Nel 953° giorno di campo, la difesa aerea ucraina ha abbattuto 78 droni Shahed, distruggendo la stazione radar russa Nebo-M a Olenivka, in Crimea. Mosca ha fatto sapere di aver annientato 22 velivoli senza pilota su Belgorod, Voronezh (colpito l'aeroporto Borisoglebsk), Kursk (a Kurchatov, vicino alla centrale nucleare) e Bryansk. Tre morti, tra cui un bambino di 6 anni, è il bilancio di un attacco russo a Chernihiv.

Mosca sta acquistando componenti elettronici per i suoi missili da aziende cinesi e di Hong Kong. L'Ucraina ha trasferito i migliori carri armati a disposizione nel Kursk: lo svedese Strv 122 e il tedesco Leopard 2A6. In arrivo dalla Romania 2 sistemi Patriot.

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