Cronache

Murazzi, l'ipotesi di scambio di persona

I dubbi degli inquirenti: forse il killer voleva uccidere il compagno della ex

Murazzi, l'ipotesi di scambio di persona

Torino Il primo ad avere dei dubbi sul fatto che Said Mechaquat - 27 anni, originario del Marocco ma naturalizzato italiano - sia l'assassino del 37enne Stefano Leo li aveva sollevati il suo avvocato difensore, Basilio Foti. Pur non essendo mancino, l'assassino reo confesso ha sgozzato la sua vittima con la mano sinistra. Inoltre anche il movente, ossia di aver scelto a caso la persona di uccidere che passeggiava lungo il Po a Torino, solo perché era bianco e felice, sembra non convincere gli investigatori che però non hanno dubbi sul fatto che ad uccidere il giovane biellese sia stato il ragazzo di origini marocchine, adottato bambino da una famiglia torinese.

L'inchiesta, infatti, parte da una certezza: la confessione di Said Mechaquat ma anche dai riscontri di molti elementi scaturiti dall'indagine che hanno anche permesso di smascherare un mitomane che alcuni giorni fa si era presentato in caserma autodenunciandosi. Dopo essersi autoaccusato dell'omicidio, Said ha fornito un resoconto che i carabinieri hanno potuto verificare e alcuni particolari erano noti solo agli inquirenti. Altro discorso è il movente. «L'indagine è ancora densa di sviluppi, sia sul fatto, sia sul movente - ha spiegato il procuratore di Torino Paolo Borgna -. Però abbiamo una confessione, che non è più la regina delle prove, ma una prova importante, corroborata da alcuni elementi molto significativi. Ci basiamo su quel movente e ci basta per tenere quella persona in galera, ma sul movente stiamo ancora lavorando».

E infatti un altro movente sta acquistando sempre più credito, ossia che Said - al quale viene contestata anche l'aggravante della premeditazione, per aver acquistato quel coltello rosa con la precisa intenzione di uccidere qualcuno - abbia scambiato Stefano con un'altra persona. Così essere qualche cosa in più che una coincidenza, il fatto che l'ex convivente di Said e il suo compagno abitano a pochi metri dal luogo del delitto. L'ipotesi è che il giovane in realtà attendesse il suo rivale in amore e quando ha visto avvicinarsi Stefano Leo, lo ha preso per lui.

Ed in effetti pare che una certa somiglianza tra i due ci sia e forse quella vaga rassomiglianza mescolata con il rancore e la rabbia di Said, potrebbe aver condanno a morte il commesso biellese.

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