Casi clamorosi di falsi artistici. Situazioni in cui a incappare nelle bufale sono stati gli addetti ai lavori, costretti poi alla pubblica retromarcia. Talviolta incidenti di mestiere, se si pensa che uno dei dieci falsi più famosi al mondo, il busto di Nefertiti, sarebbe responsabilità di Ludwig Borchardt, il più grande egittologo mai esistito. E già che la statua conservata a Berlino, che ritrae la regina egizia vissuta tra il 1370 e il 1330 a.C. sarebbe stata realizzata nel 1912 su commissione, appunto, di Ludwig Borchardt. Altro caso celebre, quello delle teste di Modigliani. Nell'estate 1984 venne ritrovata una testa di granito nel Fosso Mediceo di Livorno. I critici la riconobbero come una delle opere che, secondo la leggenda, Amedeo Modigliani avrebbe gettato nel canale. Mentre ci si preparava ai festeggiamenti, tre studenti dichiararono di essere gli autori della seconda «Testa» pescata nel Fosso. E che dire dei Geoglifi? Gli immensi disegni tracciati sulla terra dall'antico popolo Nazca, nell'attuale Perù, e visibili solo dall'alto. Forme che scatenano ipotesi singolari, come quella secondo cui sarebbero piste di atterraggio degli alieni. Un falso, come ha dimostrato nel 2001 l'archeologo Giuseppe Orefici.
C'è poi il tesoro dei Faraoni. Che in realtà veniva prodotto in Cina. Infine Stonehenge. Bugia smascherata da un ragazzo di Bristol, Brian Edwards che ha trovato le foto del 1901, con un gruppo di operai al lavoro con tanto di cazzuola.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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