Coronavirus

Negozi, ristoranti e passeggiate: cosa cambia in queste Regioni

I governatori di Veneto, Emilia Romagna e Fiuli Venezia Giulia vogliono misure più rigide: "Senza la collaborazione dei cittadini non ne veniamo fuori"

Negozi, ristoranti e passeggiate: cosa cambia in queste Regioni

Nuova stretta in arrivo per le Regioni Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia: il ministro della Salute Roberto Speranza ha infatti dato il via libera alle ordinanze proposte dai singoli governatori, che hanno deciso di disporre delle misure più restrittive nelle zone da loro amministrate.

Le nuove regole, come riportato da "Repubblica", comprenderebbero l'uso della mascherina h24 all'esterno delle mura domestiche (si fa eccezione per i bambini e per coloro che stanno facendo attività sportiva), un limite per quanto concerne l'ingresso all'interno degli esercizi pubblici (una persona per volta), che relativamente agli over 65 è previsto, quando possibile, nelle prime due ore di apertura, ed il divieto dei mercati (salvo apposito piano di perimetrazione). Ancora consentita l'attività all'aperto se rispettati i 2 metri di distanza, mentre è vietato passeggiare nei centri storici. Quanto ai locali, le nuove ordinanze prevedono l'apertura di ristoranti e bar entro le 18:00, con la sola consumazione al tavolo autorizzata dalle ore 15 alle 18. Chiusi tutti i negozi la domenica, fatta eccezione per farmacie, generi alimentari ed edicole. Dimezzata del 50% la capienza dei mezzi pubblici, mentre per quanto riguarda le scuole rimaste aperte (primarie e secondarie), sono vietate l'educazione fisica e le lezioni di musica che prevedono il canto o l'utilizzo di strumenti a fiato. Le nuove misure saranno in vigore dal 14 novembre al 3 dicembre, e non ci sarebbero limitazioni di spostamento fra i vari comuni.

Tutto questo, ovviamente, per tentare di ridurre la diffusione del Coronavirus. Le regioni, attualmente collocate in "zona gialla", hanno quindi deciso di attuare provvedimenti più restrittivi. "Abbiamo davanti un obiettivo che deve essere di tutti: frenare il contagio e invertire la curva della pandemia", ha spiegato Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia Romagna nonché presidente della Conferenza delle Regioni."Possiamo centrarlo rispettando le regole, con senso di responsabilità e senza panico. Servono unità e condivisione recuperando lo spirito comune che aveva caratterizzato la prima fase dell’emergenza sanitaria", ha aggiunto, come riferito da "Agi".

Dello stesso avviso anche il presidente del Fiuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, che in videoconferenza ha parlato di situazione critica. "L’attenzione nei comportamenti è fondamentale, anche se capisco che non è naturale, e comporta dei sacrifici, portare obbligatoriamente la mascherina o mantenere il distanziamento", ha affermato il rappresentante della Lega. "Questo è necessario per salvaguardare la salute, l’economia ed il lavoro".

A dirsi favorevole a regole più rigide anche il governatore del Veneto Luca Zaia."In un mondo che rispetta le regole una ordinanza così non serve ma cerchiamo di intercettare gli irriducibili", ha dichiarato. "La vedo come un fallimento sociale perchè è la dimostrazione che a volte il buon senso non c’e’ per tutti. Senza la collaborazione dei cittadini non ne veniamo fuori".

Infine dall'incontro tra il governo e le Regioni è emerso il piano che prevde l'apertura di un Covid hotel in ogni provincia sul territorio nazionale.

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