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Nelle "brigate di cittadinanza" l'uomo che schiaffeggiò Conte

Solo una settimana fa, dal palco di Roma, Beppe Grillo invocava le "brigate di cittadinanza" e invitava gli italiani a mettere "il passamontagna"

Nelle "brigate di cittadinanza" l'uomo che schiaffeggiò Conte

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Solo una settimana fa, dal palco di Roma, Beppe Grillo invocava le «brigate di cittadinanza» e invitava gli italiani a mettere «il passamontagna». Una boutade provocatoria da parte de «l'Elevato», che però è stata presa sul serio da un manipolo di seguaci toscani, già parte del gruppo civico «Massa insorge» candidato alle recenti amministrative, che ha deciso di riunirsi nelle «Brigate apuane di cittadinanza». In questa comitiva, anche un po' sgangherata, c'era perfino il «simpatico burlone» che lo scorso 5 maggio aggredì Giuseppe Conte con quello che lui definì un «buffetto pedagogico». Non che abbiano causato chissà quale grave disagio alla popolazione con la loro azione, che stavolta si è limitata a incappucciare i parchimetri del lungomare di Marina di Massa. Ma intanto, com'era prevedibile, esiste qualcuno pronto a seguire la parola di Grillo, interpretandola a suo uso e consumo, com'era altrettanto ovvio.

Se il garante del Movimento 5 stelle aveva invitato i cittadini ad agire in incognito con i passamontagna per «fare i lavoretti» e mettere «a posto marciapiedi, aiuole, tombini» come azione di rottura e di reazione, a Massa hanno usato i cappucci, mero simbolismo come quello invocato dall'attore, per protestare contro il caro parcheggi, definita «una iniqua, onerosa e indiscriminata vessazione dei residenti». E Grillo avrebbe dovuto prevederlo che sarebbe finita così quanto ha incitato le folle a essere leader di se stesse. A questo giro è stato l'incappucciamento dei parchimetri, che sono uno strumento legittimo dell'amministrazione e non una mancanza a cui sopperire, come negli esempi da lui fatti. Ma domani cosa potrebbero fare questa, o altre, brigate cittadine che potrebbero formarsi sull'onda dell'incitamento da parte del fondatore del M5s? Ci sarà sempre qualcuno pronto a raccogliere la sfida e ad agire senza il minimo discernimento, soprattutto se aizzato da un arruffapopoli. È la dura legge del piano inclinato, già teorizzata da Aldo, Giovanni e Giacomo nel film «Chiedimi se sono felice»: basta una minima inclinazione per far rotolare una pallina, che man mano che va giù acquista velocità e non si ferma.

E di palline incontrollate ce ne sono tante.

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