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"Nessun contrasto con Draghi". Ma Giorgetti non sarà al vertice

Dallo staff del ministro smentiscono le voci sulle frizioni con Draghi: "Ricostruzioni fantasiose". Ma il leghista non parteciperà alla cabina di regia sulle nuove misure anti-Covid

"Nessun contrasto con Draghi". Ma Giorgetti non sarà al vertice

Le indiscrezioni apparse oggi sui giornali non sono considerarsi veritiere poiché tra Giancarlo Giorgetti e il premier Mario Draghi i rapporti non hanno subito alcuna incrinazione. In sintesi è questa la versione che viene fatta circolare dallo staff del ministro dello Sviluppo economico, che riferisce come tra il leghista e il presidente del Consiglio non vi sia "nessun contrasto né sulle misure sul Covid, né su altri argomenti". Pertanto le ricostruzioni che parlavano di frizioni tra i due "sono da considerarsi fantasiose e destituite di ogni fondamento".

Giorgetti assente al vertice

Comunque Giorgetti non potrà prendere parte al vertice che dovrebbe tenersi questo pomeriggio, chiamato a esprimersi su un nuovo pacchetto di misure contro la diffusione del Covid-19 in Italia. Di conseguenza il ministro dello Sviluppo economico non sarà presente neanche alla cabina di regia fissata prima del Consiglio dei ministri.

Sempre le fonti fanno sapere che Giorgetti "per ragioni familiari questa mattina è ripartito per Varese". Comunque la Lega non sarà lasciata senza un rappresentante, visto che invece è stata confermata la partecipazione del ministro del Turismo Massimo Garavaglia. "La posizione della Lega sulle misure Covid è stata condivisa insieme con i governatori e con l'accordo del segretario", tengono a precisare dallo staff.

Il governo è spaccato

Questa mattina a parlare di una forte spaccatura tra Giorgietti e il premier Draghi è stata La Repubblica, secondo cui l'esponente leghista si sarebbe fortemente opposto sia all'estensione del super green pass ai lavoratori sia all'obbligo di vaccinazione. I presupposti per rinsaldare il vecchio asse gialloverde ci sono poiché anche il Movimento 5 Stelle è schierato su posizioni molto simili a quelle del Carroccio.

L'esecutivo si troverà a sbrogliare diversi nodi. Innanzitutto dovrà decidere se far coesistere l'obbligo vaccinale per gli over 60 e l'estensione del certificato verde anche ai lavoratori o virare solo una delle due opzioni. Ma anche lo step successivo richiederà un'attenta valutazione: andranno previste multe per i pensionati in caso di obbligo di vaccinazione? E il super green pass andrebbe allargato per tutta la platea di lavoratori o solo per alcune categorie?

Il Consiglio dei ministri di oggi assume un'importanza davvero cruciale: probabilmente sarà la riunione di governo più accesa dell'era Draghi, quella dove emergeranno in maniera plateale le diverse sensibilità dei partiti. Allo stesso tempo quella che può provocare crepe importanti con conseguenze imprevedibili per la tenuta della maggioranza.

E così il premier si trova davanti a un bivio: tentare la massima mediazione possibile (ma al ribasso) o andare dritto per la propria strada? Nel frattempo la situazione epidemiologica in Italia non migliora e l'urgenza di nuove misure si fa sempre più impellente.

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