Coronavirus

New York, la nuova Wuhan. Trump mobilita i riservisti

Il tycoon chiede al Pentagono la mobilitazione. Un morto ogni 17 minuti, ipotesi "zona rossa"

New York, la nuova Wuhan. Trump mobilita i riservisti

New York Dopo la firma del maxi-provvedimento «salva America» da 2mila miliardi, Donald Trump ha siglato un decreto che autorizza il Pentagono a richiamare i riservisti dell'esercito, della marina, dell'aeronautica e della Guardia Nazionale per far fronte al coronavirus. I ministri della Difesa e della Sicurezza Nazionale possono richiamare singoli individui o divisioni in servizio per non più di 24 mesi consecutivi. Una decisione, ha spiegato il presidente Usa, che «consentirà di mobilitare il personale medico e di risposta alle emergenze per aiutarci a condurre la battaglia contro il virus, attivando migliaia di unità». E allo stesso tempo Trump sta valutando di ordinare la quarantena nell'aerea metropolitana di New York, così come in New Jersey e in zone del Connecticut, con restrizioni di viaggio applicabili alle persone che vogliono lasciare la regione. Il tycoon ha parlato di un possibile lockdown «di breve termine, due settimane», assicurando che prenderà una decisione «molto presto, in un modo o nell'altro».

Il governatore dell'Empire State, Andrew Cuomo, ha detto tuttavia di «non aver parlato» con il Comandante in Capo della eventuale quarantena: «Non so cosa significa, e non so neanche come potrebbe essere attuata legalmente», ha commentato. Lo stato di New York è diventato l'epicentro della crisi negli Stati Uniti, con 52.318 casi e 728 morti, mentre nella Grande Mela i contagiati sono oltre 26mila, con 5250 persone ricoverate in ospedale. Secondo il New York Times, il virus nella città uccide una persona ogni 17 minuti. E dal quotidiano arriva poi un allarme ben peggiore: se il tasso di crescita dei positivi continuerà ai livelli attuali, l'area metropolitana di New York registrerà un'epidemia peggiore di quella di Wuhan in Cina o della regione Lombardia in Italia, diventando l'epicentro dell'emergenza coronavirus nel mondo. «Non c'è garanzia che il trend continuerà. È possibile che il distanziamento sociale rallenterà o fermerà la crescita di casi», ha però precisato il Nyt. Intanto, è una lotta contro il tempo per aumentare il numero di posti letto nella metropoli: Cuomo ha spiegato che nel picco della crisi ne serviranno almeno 140mila, e al momento ce ne sono a disposizione solo 53mila. Domani arriverà a New York la nave ospedale militare Usns Comfort, partita da Norfolk, in Virginia, alla presenza del presidente, e nelle stesse ore aprirà l'ospedale temporaneo costruito in soli sette giorni al Javits Center, l'enorme centro fiere nel West Side di Manhattan. Cuomo ha affermato che Trump ha già dato il via libera ad altri quattro altri siti nel Queens, Bronx, Brooklyn e Staten Island per preparare nuovi ospedali temporanei in grado di fornire ulteriori 4mila posti letto. E sempre il governatore ha deciso di posticipare le primarie democratiche per le elezioni presidenziali a New York, in programma il 28 aprile. «Non è sicuro far radunare tanta gente», ha spiegato, precisando che il voto slitterà al 23 giugno.

The Donald, invece, ha pure ordinato a General Motors di iniziare a produrre respiratori facendo ricorso al Defense Production Act, la legge varata negli anni Cinquanta durante la guerra di Corea per riorientare la produzione di alcune industrie. E ha fatto sapere che «lunedì o martedì verranno decise le nuove linee guida» per un possibile allentamento del distanziamento sociale in alcune zone a basso rischio.

Inoltre, ha aggiunto, «determineremo quando è sicuro tornare a scuola».

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