Napoli - Nuovo, atteso bollettino medico per Noemi, la bimba di 4 anni ricoverata in Rianimazione dopo l'agguato di venerdì scorso in piazza Nazionale a Napoli. «La piccola - si legge nel rapporto - è stata sottoposta a una nuova tac con contrasto che ha evidenziato una buona funzionalità del polmone destro, mentre permangono criticità al polmone sinistro, a cui è stata praticata una broncoscopia per disostruire i bronchi dai coaguli. Le condizioni della bambina restano gravi e la prognosi riservata».
Nel frattempo in ospedale si moltiplicano le dimostrazioni di affetto nei confronti della bimba e dei genitori. «Non mollare, piccola Noemi. Anche lei da lassù prega per te - si legge in un messaggio scritto da un padre e da una madre che possono capire il momento, visto che hanno dovuto sopportare il fardello della morte della figlia-. Sappiamo che cos'è, noi sappiamo che cosa significhi quando una pallottola vagante esplode nella vita di una famiglia». Parole pesanti di chi conosce l'angoscia - sebbene mista a speranza - che oggi avvolge Fabio e Tania, genitori della piccola Noemi. Loro sono Giovanni «Giovannino» Durante e sua moglie, i genitori di Annalisa Durante, uccisa a Forcella nel marzo del 2004 durante un conflitto a fuoco di camorra. L'altro giorno hanno voluto far arrivare subito il loro sostegno, attaccando un piccolo collage all'ingresso del Santobono. Ma sono tante le letterine, i peluche, i palloncini e i messaggi di solidarietà sul cancello dell'ospedale Santobono.
Ore, giorni d'angoscia che non vorremmo mai vivere, nonostante il sindaco Luigi de Magistris continui a ripetere che «Napoli non è un'emergenza nazionale». «Le parole come al solito più giuste, più vere, più crude le ha dette il presidente della Repubblica. Quella è stata una sconfitta per lo Stato», commenta il capo della Polizia, Franco Gabrielli. «Credo - aggiunge il capo della polizia - che in questi giorni, come al solito sento ricette, modelli che poi, alla fine, spesso sono anche rappresentazioni di tempi, di modalità. Su tutti sento parlare del modello Caserta.
Ricordo - ha concluso - che il modello Caserta era del 2008, quando la polizia di Stato aveva 12mila uomini in più, quando i poliziotti avevano 10-11 anni in meno e soprattutto, sovrapporre Caserta a Napoli significa non conoscere la geografia».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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