Elezioni politiche 2022

"Non vedrete più questa gente nelle strade". Polemica per il video del consigliere leghista

Un video di denuncia in cui un consigliere della Lega inquadra una donna nomade è stato censurato da Facebook: "Mi auguravo di non vedere più l’accattonaggio a Firenze"

"Non vedrete più questa gente nelle strade". Polemica per il video del consigliere leghista

È polemica in Toscana per un video pubblicato da un consigliere di quartiere leghista, Alessio Di Giulio, capogruppo della Lega a Firenze. L'esponente leghista, infatti, è andato in video per sostenere il suo partito alla tornata elettorale del 25 settembre. Nella clip che è comparsa sui social di Alessio Di Giulio, il consigliere inquadra se stesso e una nomade alle sue spalle. "Vota Lega e dal 25 settembre non vedrete più questa gente nelle strade", dice l'esponente leghista.

In pochi minuti, il video è rimbalzato di telefono in telefono ed è montata la polemica. Qualcuno dice che a fronte delle numerose proteste, Alessio Di Giulio è stato costretto eliminare il video dai social. Tuttavia, la versione del consigliere leghista è un'altra ed è lui stesso a fornirla, sempre attraverso i suoi profili social. Nello stesso post, l'esponente del Carroccio a Firenze ha anche spiegato il retroscena di video e come è nato, rispondendo in maniera indiretta alle tante critiche che gli sono piovute addosso nelle ultime ore. "Facebook ha censurato il video sorridente che ho postato ieri, dove mi auguravo di non vedere più l’accattonaggio a Firenze visto che la signora in questione ci ha seguito da piazza Signoria a metà via Calzaiuoli chiedendoci soldi in maniera insistente dopo che io e la mia ragazza avevamo fatto un aperitivo in piazza", ha detto il consigliere, indicando due dei più noti spot di Firenze nel centro storico. Piazza Signoria e via Calzaiuoli sono i punti principali di ritrovo dove i fiorentini e i turisti passeggiano e fanno l’aperitivo. Sono anche tra le zone più famose della città all'estero, la cartolina e il biglietto da visita per i turisti nel mondo.

Che l'accattonaggio sia un problema diffuso nelle città italiane è noto, come dimostrano le ordinanze fatte negli anni dai sindaci per ridare decoro ai centri storici. "Non so perché ma non riesco a vedere, da parte di qualche influencer della domenica, nessun video che denunci il tema dell’accattonaggio molesto nelle grandi città della Toscana. Ricordo che l'accattonaggio molesto è un reato, il quale punisce con la pena dell'arresto da tre a sei mesi e con l'ammenda da euro 3.000 a euro 6.

000", ha concluso Di Giulio.

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