Dal Nord al Centro e alla Sardegna l'onda lunga dei moderati arriva al Sud

Tajani (Fi) all'ultimo comizio prima del voto: il governo non esiste

Dal Nord al Centro e alla Sardegna l'onda lunga dei moderati arriva al Sud

Roma Obiettivo: 7 a 0. In Basilicata il centrodestra conta di aggiudicarsi una nuova, significativa, vittoria sul Pd, la settima dopo le elezioni del 4 marzo: Friuli, Molise, Trento e Bolzano, Abruzzo e Sardegna. E di umiliare ancora una volta l'alleato di governo M5S, che sembra aver dilapidato completamente il patrimonio del 44,4 % accumulato in regione alle ultime politiche e già viene piazzato al terzo posto, dopo il centrosinistra, che ha governato per 25 anni.

La Basilicata, che non arriva ai 600 mila abitanti, è al centro della politica nazionale con un peso ben superiore alla sua stazza. Non si erano mai visti tanti big della politica come in queste ultime settimane nelle strade tortuose e nei paesi, oltre che nelle città come Potenza e Matera, della Lucania. E quelli della coalizione di centrodestra sono stati particolarmente presenti, accanto al candidato governatore scelto da Forza Italia, Vito Bardi. Matteo Salvini in testa, che con 4 visite in meno di due settimane ha battuto tutta la regione, dalle coste alle zone più interne, con una raffica di comizi affollati. Ma anche il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, venuto in visita due volte, la terza già in programma è saltata solo per l'operazione d'urgenza per l'ernia. E anche la presidente di FdI, Giorgia Meloni.

«Dopo trent'anni la sinistra farà gli scatoloni e lascerà le stanze della Regione Basilicata: domenica finisce lo show dei Pittella Brothers. Che vadano a suonare in giro come i Blues Brothers», ha detto il Capitano, chiudendo la campagna elettorale. Poi, in realtà, ieri ha rotto il silenzio elettorale con un tweet: «Amici Lucani, siete andati a votare? E se sì, da dove? C'è tempo fino alle 23 per liberare la Basilicata da Pd e sinistra, fatemi e fatevi questo regalo!».

La Lega, non più partito del Nord, si presenta per la prima volta alle regionali in Basilicata e punta a raddoppiare i consensi ottenuti in primavera (poco più del 6% alla Camera, oltre il 7% al Senato, con l'elezione di un unico senatore, Pasquale Pepe). Per il Carroccio quella lucana sarebbe la prima regione del Sud conquistata, prova dell'espansione nazionale del partito. Salvini prima del voto ha dovuto fare un po' d'ordine nel dilaniato partito locale, spedendo come commissario il deputato piemontese Marzio Liuni. Ora aspetta di raccogliere i frutti, consolidando anche la sua posizione dominante nel centrodestra.

Forza Italia gioca di squadra, ma attenta a non perdere terreno. Al posto di Berlusconi, l'ultimo giorno di campagna elettorale è venuto il vicepresidente Antonio Tajani.

«Credo che il messaggio che arriverà dalla Basilicata sarà l'ulteriore conferma della necessità di cambiare il modo di governare questo Paese», ha detto il Presidente del Parlamento europeo. Che carica questo voto di un peso nazionale. Perchè, per Tajani, «oggi il governo non esiste».

AMG

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