Il Pd di Matteo Renzi continua a macinare sconfitte. Il 40% raggiunto alle Europee del 2014 è solo un lontano ricordo. In soli tre anni il Pd ha perso la guida delle principali città italiane e Renzi ha dovuto lasciare Palazzo Chigi dopo la sconfitta al referendum del 4 dicembre. Da Nord a Sud è stato un susseguirsi di flop che sono culminati con la sconfitta in Sicilia.
L’esperienza di Rosario Crocetta si è rivelata un fallimento e l’alleanza con Angelino Alfano non è bastata a risollevare le sorti di un partito che ormai non ha più consenso a livello territoriale. Il Pd ha scelto di concedere un seggio all’ex governatore per poter candidare Fabrizio Micari, ex rettore dell’università di Palermo, che si è fermato sotto il 20%. A Roma, un anno fa, Renzi impose le dimissioni in massa dei consiglieri comunali del Pd, per poter cacciare Ignazio Marino, un sindaco ritenuto incapace. Il risultato? Una sconfitta annunciata del fedelissimo vicepresidente della Camera, Roberto Giachetti che perse 67 a 33 contro Virginia Raggi. A Torino, invece, vi fu l’exploit di un’altra grillina, Chiara Appendino, che sconfisse l’uscente Piero Fassino con ben dieci punti di distacco. A Napoli andò persino peggio perché, per la seconda volta consecutiva, il candidato del Pd non raggiunse neppure il ballottaggio che fu nuovamente un affare tra il sindaco uscente Luigi De Magistris (poi rieletto) e Gianni Lettieri del centrodestra. La governatrice del Friuli Venezia Giulia nonché esponente di punta del Pd renziano, Debora Serracchiani, sempre nel 2016, ha collezionato una serie di sconfitte, a vantaggio del centrodestra, a Trieste, Gorizia e nella rossissima Monfalcone.
Ma le roccaforti che il Pd, negli ultimi anni, ha dovuto lasciare agli avversari sono parecchie: da Sesto San Giovanni a Genova e Venezia che, dal dopoguerra a oggi, non erano mai state espugnate dalla Dc prima e, dal centrodestra poi. Numerose sono state anche le sconfitte in Toscana, terra di Renzi che ha perso, persino, nella sua Rignano sull'Arno. Maria Elena Boschi, invece, ha pagato lo scandalo Banca Etruria perdendo ad Arezzo, mentre a Pistoia vinceva un esponente di Fratelli d’Italia. Il partito della Meloni, inoltre, nella stessa tornata elettorale, portava alla vittoria il centrodestra a L’Aquila con un suo uomo.
Dal Lombardo-Veneto, con il recente referendum sull’autonomia, per Renzi è arrivato un messaggio chiaro: il Nord produttivo si fida solo di Forza Italia e della Lega Nord. Ora, dalla Sicilia, ne arriva un altro: anche il Sud ha abbandonato il Pd.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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