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Sì alla linea dura. Messa di Natale anticipata alle 20. Poche deroghe agli spostamenti tra Regioni

Norme in vigore fino all'Epifania. Si tratta sulle seconde case, negozi aperti fino alle 21. Sci, quarantena per chi torna dalla Svizzera. Conte vorrebbe gli studenti in classe già il 14

Sì alla linea dura. Messa di Natale anticipata alle 20. Poche deroghe agli spostamenti tra Regioni

Resta la linea del rigore sulle restrizioni. Sarà un Natale con poche deroghe alle limitazioni agli spostamenti tra regioni. Per il premier Conte la «priorità è evitare la terza ondata per scongiurare la sovrapposizione con la distribuzione dei vaccini».

Il ministro della Salute Roberto Speranza chiarisce che «allentamenti delle misure potranno essere decisi a partire dal 15 gennaio. Ma solo sulla capacità di tenuta durante le vacanze di Natale». L'esecutivo tiene il punto durante il vertice con i governatori sulle misure che entreranno in vigore il 4 dicembre con un nuovo dpcm: rimane il coprifuoco alle 22 - i ministri premono per lasciare lo stesso orario anche il 24 dicembre, a Natale e Capodanno - la chiusura di bar e ristoranti alle 18 e continua lo stop di piscine e palestre. Non apriranno gli impianti sciistici perché «il tema non è la pista da sci, ma le relazioni sociali che si sviluppano al contorno dell'attività sciistica», dice Speranza. Impossibile permetterci «vacanze sulla neve», anche secondo il premier, ed è per questo che i ristori andranno erogati subito alle attività economiche. Rispetto agli impianti aperti invece nella vicina Svizzera, il governo mira a imporre la quarantena per chi rientra dall'estero, contando sull'effetto deterrenza. Il timore è che si replichino i contagi di rientro dell'estate.

I divieti di spostarsi tra le Regioni entreranno in vigore tra il 21 dicembre e il 6 gennaio, ma le date sono ancora sul tavolo e non sono escluse variazioni. Oggi è attesa la decisione per definire le restrizioni delle libertà personali per il periodo di Natale, che potrebbe arrivare anche con un decreto legge. Gli spostamenti saranno vietati anche tra zone gialle, ma sono sotto la lente alcune eccezioni in base ai gradi di parentela per permettere di ricongiungersi con i familiari più stretti, in particolare gli anziani soli. Il governo ha chiesto anche il parere del Comitato tecnico scientifico per consentire ai nuclei familiari di raggiungere un parente solo. Una deroga potrebbe essere concessa anche per la mobilità verso le seconde case, e non solo nella stessa regione di residenza. Più controversa l'ipotesi di lasciare la libertà di spostarsi verso gli alberghi prima del 21 dicembre. Alberghi che con lo stop degli impianti sciistici, dovrebbero rimanere chiusi. Si allungano invece alle 21 gli orari dei negozi per evitare assembramenti. La messa del 24 dicembre sarà anticipata alle 20. Sui cenoni delle feste nelle case private il premier è per una «soft law», cioè per dare solo delle raccomandazioni e degli inviti al rispetto delle regole, senza indicare un numero massimo di persone a tavola. Anche perché i controlli non sarebbero possibili. Ancora aperto il confronto sulla chiusura dei ristoranti a Natale Santo Stefano.

Stando ai dati sui contagi è possibile che tutto il Paese nelle prossime settimane sarà in zona gialla, ma resterà comunque la divisione in zone e «ci sarà ancora qualche regione arancione».

Il premier ha sondato anche la maggioranza sulla possibilità di far tornare gli studenti delle superiori a scuola il 14 dicembre per dare un segnale, con l'epidemia che rallenta. Di certo c'è che questa volta dovrebbero essere coinvolti i prefetti per il rientro in classe degli studenti, a seconda delle zone, scaglionando gli ingressi, gestendo i trasporti e la didattica a distanza.

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