Fabrizio de Feo
Roma Un'offensiva azzurra contro la manovra e per la riconquista di Roma. Antonio Tajani (nella foto) convoca la stampa a Piazza San Lorenzo in Lucina e lancia un segnale, dal doppio obiettivo: la «Finanziaria delle tasse» e il Campidoglio, ovvero uno dei punti deboli della coabitazione tra Pd e M5s.
«Domani Forza Italia inizierà una raccolta di firme per mandare a casa Virginia Raggi. È ora di dire basta perché Roma si è degradata anche a livello internazionale. Ma la nostra mobilitazione ci sarà anche a livello nazionale contro la pressione fiscale e questa politica scellerata del governo» annuncia il vicepresidente azzurro. Un fronte quello dell'opposizione alle scelte economiche dell'esecutivo che prenderà forma anche attraverso una «contromanovra contro l'aumento delle tasse» del Conte bis.
«Siamo molto preoccupati per l'atteggiamento del governo perché nonostante la propaganda e le promesse aumenterà la pressione fiscale» è la convinzione di Tajani. «Quello che sta facendo il governo è un errore clamoroso che farà danni alla nostra economia: serve una rivolta fiscale contro scelte scellerate che costringeranno il Paese a pagare ancora di più». «Per risolvere il problema dell'Iva - sottolinea - devono trovare i soldi e i soldi non ci sono. Forse potranno trovare dei soldi dal reddito di cittadinanza e da quota cento ma non è sufficiente. Sarà una manovra tutta a deficit che farà aumentare il debito pubblico del Paese.
Avremo nuovi contrasti con l'Ue e l'errore grave che ha commesso il governo è stato quello di chiedere la responsabilità della politica economica e finanziaria che porterà il commissario italiano ad avere uno scontro con l'Italia». «Abbiamo bisogno invece - conclude - di una manovra che riduca la pressione fiscale. Presenteremo una contromanovra e ci impegneremo in Italia e in Ue per far sì che la politica economica sia a favore della crescita».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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