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"Omofobo, xenofobo, neonazista". Jebreal sputa veleno contro Fontana (e la Boldrini si accoda)

La giornalista palestinese e la deputata dem infuriate per l'elezione del leghista Fontana alla guida di Montecitorio. Sui social parte l'ondata di ostilità: "Questa estrema destra è una minaccia"

"Omofobo, xenofobo, neonazista". Jebreal sputa veleno contro Fontana (e la Boldrini si accoda)

Il travaso di bile continua. E siamo solo all'inizio. Dopo le aperte ostilità pronunciate ieri su Ignazio La Russa, eletto presidente del Senato, ora la sinistra spara a zero anche su Lorenzo Fontana, il leghista designato alla guida di Montecitorio. L'ascesa politica dell'esponente salviniano, fervente cattolico di area conservatrice, sta mandando in paranoia i progressisti: dai banchi dell'opposizione, alcuni deputati Pd avevano esibito uno striscione per contestare la sua candidatura. Dallo scranno dei social, invece, è arrivato il telefonatissimo attacco di Rula Jebreal, da giorni sulle barricate contro il costituendo governo di centrodestra.

"Omofobo, xenofobo e filoputiniano, amico del partito neonazista greco (che ha al suo interno criminali condannati per omicidio). È questo il profilo del leghista Fontana in corsa per la presidenza della Camera", ha tuonato in un post la giornalista palestinese, sfogando il proprio disappunto sul nome dell'ex ministro della famiglia. "Questa estrema destra è una minaccia per l'Italia e l'Europa", ha aggiunto Rula, sempre con i toni apocalittici di chi sembra evocare un imminente pericolo. Nulla di più sbagliato, visto che le operazioni di avvio della legislatura (con le annesse votazioni al Senato e alla Camera) stanno avvenendo nel pieno rispetto delle norme costituzionali. In democrazia funziona così.

Già per l'elezione di Ignazio La Russa alla presidenza del Senato, Rula Jebreal si era stracciata idealmente le vesti. "È una delle cose più aberranti e offensive di questo Paese", aveva strillato sempre sui social, riferendosi al passaggio di testimone avvenuto tra la senatrice a vita Liliana Segre e l'esponente di Fratelli d'Italia. Ora, sul nome del leghista Fontana alla guida della Camera, al coro delle lamentazioni si è aggiunta anche la voce indignata di Laura Boldrini.

"Fontana certamente è un personaggio politico che si è distinto per le sue idee contro i diritti civili delle donne. Una figura putiniana. Non credo possa rappresentare tutta la Camera", ha dichiarato la parlamentare Pd ed ex presidente di Montecitorio, entrando alla Camera. Insopportabile, per lei, l'idea di vedere il leghista accomodato sulla prestigiosa poltrona che lei stessa occupata dal 2013 al 2018. In una successiva nota nella quale prendeva atto dell'elezione di Fontana, la deputata dem rincarava la dose: "Putiniano mai pentito, antiabortista, ostile alle persone LGBTQIA+, contro le famiglie arcobaleno, tifoso dell'ultradestra euroscettica e anti-immigrazione: in Germania di Alternative fur Deutschland e in Grecia di Alba Dorata.

Un nemico dei diritti civili e dell'autodeterminazione delle donne. Lorenzo Fontana rappresenta l'estremismo ai vertici delle istituzioni repubblicane e per questo non può rappresentare l'intera Camera dei deputati".

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