L a scorsa settimana aveva preferito rimandare l'operazione, troppo occupato dalla spinosa questione dei candidati a Roma. Ieri l'ex premier Silvio Berlusconi è invece arrivato all'ospedale San Raffaele di Milano in mattinata, e si è sottoposto all'intervento di cataratta all'occhio destro. A scortarlo, durante il tragitto da Arcore all'ospedale (e ritorno), è stato il suo medico di fiducia Alberto Zangrillo che non l'ha trovato per nulla preoccupato. Anzi, i due in macchina hanno parlato tutto il tempo non certo dell'operazione ma di un argomento ad oggi un po' più «delicato»: le ultime performance del Milan. In ospedale tutto è andato liscio e la prossima settimana verrà effettuato lo stesso intervento all'occhio sinistro. L'operazione è stata eseguita da Francesco Fasce, esperto nel trattamento chirurgico della cataratta e delle patologie del cristallino, nel reparto di Oculistica diretto da Francesco Bandello. Il Cavaliere ha lasciato la clinica circa tre ore dopo, indossando occhiali scuri per proteggersi dalla luce. Dovrà tenerli per qualche giorno. In realtà, per precauzione, per lui era stata preparata una suite nel reparto Diamante, uno dei più esclusivi dell'ospedale. La stessa stanza che Berlusconi utilizzò in passato. Tuttavia stavolta non è stato necessario nessun ricovero e l'ex premier ha potuto firmare le dimissioni nel pomeriggio. Per i pazienti ricoverati al San Raffaele quella di ieri è stata una giornata speciale. Berlusconi, che ha dovuto seguire i medici in un tragitto piuttosto lungo tra i corridoi dell'ospedale, si è imbattuto in parecchi di loro. E si è fermato a chiedere «Come va?», ad ascoltare la storia di ognuno e a incoraggiare tutti. Con strette di mano e qualche battuta che ha rallegrato il clima ospedaliero. Esattamente due anni fa, l'8 marzo, Berlusconi fu ricoverato - sempre al San Raffaele - per uveite. E in quel caso la sua degenza fu accompagnata da mille polemiche. Erano i giorni dei processi per il caso Ruby e per i diritti tv Mediaset e qualcuno lo aveva pure accusato di usare la malattia come pretesto pur di rinviare le udienze. Tanto che i magistrati misero le mani anche sulle cartelle dell'ospedale e interrogarono i medici, per accertare la verità sull'infiammazione all'occhio. Ed era tutto vero. Ora l'intervento è stato più facile: Berlusconi, 79 anni, ha dovuto semplicemente fare i conti con l'opacizzazione del cristallino che comporta una diminuzione della vista. Un intervento banale, che solitamente dura appena un quarto d'ora e che non necessita di degenze. Nel 2011 Berlusconi subì anche un intervento al tunnel carpale, ma in quel caso si affidò all'istituto clinico Humanitas di Rozzano. Ieri il direttore generale della fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone (Milano), Paolo Pigni, ha voluto mandare un saluto al suo «ex ospite». Nella sua struttura Berlusconi ha trascorso quattro ore alla settimana dal maggio 2014 al marzo 2015 ed è tornato anche dopo la fine del periodo ai servizi sociali per incontrare gli anziani ricoverati nel centro. «Ci sapeva fare - racconta Pigni - ci piacerebbe se venisse ancora a trovarci.
Negli ultimi mesi non lo abbiamo visto perché immagino fosse molto impegnato. Ma i contatti ci sono ancora, per lui è stata un'esperienza positiva. Durante l'attività musicale con i malati di Alzheimer, Berlusconi suonava il piano e cantava, ha una bella voce».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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