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"È ora di dare la parola agli elettori"

Mattarella respinge le dimissioni di Draghi. Ma è l'ultimo disperato tentativo di salvare l'insalvabile.

"È ora di dare la parola agli elettori"

Mattarella respinge le dimissioni di Draghi. Ma è l'ultimo disperato tentativo di salvare l'insalvabile. Quando il vaso si rompe è difficile rimettere insieme i cocci. Parafrasando, è così che la pensa il centrodestra unito e Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia non credono che bastino cinque giorni per rimettere a posto le cose. Il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, prova a fare il punto della situazione, soprattutto in casa Lega.

Senatore Romeo, crede davvero che bastino cinque giorni?

«Dopo quello che hanno fatto i Cinque stelle oggi, non votando la fiducia solo per la storia del termovalorizzatore e dopo le durissime parole di Draghi pensare che tra cinque giorni in aula si possa far finta di nulla, come se non sia successo niente sarebbe una prova di massima ipocrisia».

Voi come vi posizionate dunque?

«Alla luce di quanto è accaduto e alla luce delle parole di Draghi, considerato anche come sono andate le cose riguardo al voto sulla cannabis e ius scholae, credono che l'unica strada maestra sia solo quella del voto. Dare la parola agli italiani ai quali manca da troppo tempo».

Che opinione avete dei cinque stelle?

«Un partito che sostanzialmente non dà la fiducia al governo per un decreto di importanza vitale per il Paese come questo si commenta da solo. Draghi ha detto tutto quello che si doveva dire ed è stato molto chiaro: la maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c'è più. È venuto meno il patto di fiducia alla base dell'azione di governo. Detto questo che cos'altro resterebbe da fare?»

Aspettare mercoledì?

«Mercoledì non cambierà nulla. Anche se qualcuno di loro, forse per paura di perdere il posto, ci sta provando, è difficile che i cinque stelle tornino sui loro passi. Cosa facciamo mercoledì, finta di niente?. Significherebbe perdere la faccia»

E Conte?

«Sono certo che anche lui la pensa allo stesso modo.

Hanno voluto che andasse così e andrà così».

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