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Ora Di Maio prepara le purghe "Legge per giornalisti sciacalli"

Il leader grillino conferma l'appoggio alla Raggi e attacca la stampa: "Contro di lei solo fake news". E rilancia la legge sugli editori puri

Ora Di Maio prepara le purghe "Legge per giornalisti sciacalli"

Luigi Di Maio gongola per l'assoluzione di Virginia Raggi dall'accusa di falso documentale per la nomina di Raffaele Marra al Comune di Roma. "La magistratura ha fatto il suo dovere e la ringrazio, ha solo seguito quello che andava fatto d'ufficio". I festeggiamenti dei Cinque Stelle diventano, però, l'occasione per il capo politico del movimento per lanciare le purghe contro quei giornalisti e quei giornali che negli ultimi due anni hanno seguito il processo a carico del sindaco della Capitale. Secondo Di Maio, infatti, "il peggio in questa vicenda lo hanno dato invece la stragrande maggioranza di quelli che si autodefiniscono ancora giornalisti, ma che sono solo degli infimi sciacalli, che ogni giorno per due anni, con le loro ridicole insinuazioni, hanno provato a convincere il Movimento a scaricare la Raggi".

"Virginia Raggi è stata assolta. Due anni di attacchi alla Sindaca più massacrata di Italia". È sul proprio profilo Facebook che Di Maio festeggia l'assoluzione del sindaco di Roma tornando ad attaccare la stampa che a suo dire avrebbe scritto "pagine e pagine di fake news". Il leader grillino accusa alcuni giornalisti di inchiesta di essere "diventati cani da riporto di Mafia Capitale" e "scrittori di libri contro 'la casta' di essere diventati inviati speciali del potere costituito". Poi se la prende con "direttori di testata sull'orlo di una crisi di nervi". Se la prende con tutti, insomma, gettando fiele e livore per screditare la spampa e lanciare la legge bavaglio a cui stanno da tempo lavorando i grillini. "La vera piaga di questo Paese - scrive ancora su Facebook - è la stragrande maggioranza dei media corrotti intellettualmente e moralmente. Gli stessi che ci stanno facendo la guerra al governo provando a farlo cadere con un metodo ben preciso: esaltare la Lega e massacrare il Movimento sempre e comunque". Da qui l'annuncio, che suona più come una minaccia, dell'imminenza della legge sugli editori puri.

"Per ora - conclude il suo post - buon Malox a tutti".

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