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Ora Di Pietro protesta: "Mattarella non riceva Salvini al Quirinale"

Di Pietro attacca anche il Movimento 5 Stelle

Ora Di Pietro protesta: "Mattarella non riceva Salvini al Quirinale"

Il monito di Antonio Di Pietro al Quirinale. L’ex magistrato, dopo aver attaccato frontalmente Matteo Salvini nei giorni scorsi ("Umilia le istituzioni, mi fa vergognare" ) lancia, a modo suo, un appello-rimprovero al presidente della Repubblica: "Mi amareggia che Sergio Mattarella riceva Salvini. È doveroso che il capo dello Stato riceva il ministro dell’Interno, ma per i fatti inerenti al suo ministero. Se l'incontro avviene il giorno dopo che Salvini dice che vuole essere ricevuto per parlare dei giudici, non ci crede nessuno che il colloquio non verterà sui magistrati".

Le parole del politico arrivano ai microfoni di ECG, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano, di cui Di Pietro è stato ospite. E dove ha anche dichiarato: "Mattarella avrebbe dovuto dire a Salvini di ritirare quella richiesta fatta con un atto pubblico di scuse. Dire 'non parleremo di questo’ mi pare ipocrisia istituzionale. È un atto di debolezza da parte del presidente della Repubblica. Qui c'è un ministro che sta attaccando la magistratura. E la nuova classe dirigente del Movimento Cinque Stelle fa finta di non vedere un affare così delicato".

Di Pietro contro Salvini

Il presidente dell’Italia dei Valori ha voluto così commentare il caso sui rimborsi elettorali del Carroccio: "A tutti può capitare, soprattutto a quelli che hanno incarichi istituzionali, di dover rispondere del proprio operato davanti alla giustizia. Ogni volta che è capitato a me che la giustizia chiedesse qualche verifica sul mio conto sono corso dal giudice per dare la mia versione dei fatti. È ovvio che puoi fare questo quando sai di essere innocente. Sulla vicenda dell'utilizzo dei fondi elettorali per l'Italia dei Valori io sono sempre stato prosciolto e ci sono ben quattro sentenze che lo dimostrano".

E infine:"Torno su questo per sottolineare che Salvini può anche dissentire su una sentenza, ma non può chiedere da ministro e vicepremier al presidente della Repubblica di intervenire sui giudici che l'hanno emessa. Questa è una rottura del patto democratico.

E mi amareggia ancora di più che il Movimento Cinque Stelle, che per queste cose ha dato sempre battaglia, oggi dica che si tratta di una sentenza politica".

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