Elezioni Regionali 2015

Ora Salvini punta al governo: "Siamo l'alternativa a Renzi"

Sfoggia la tshirt "ruspe in azione" e avverte Renzi: "Sono pronto a sfidarti anche domattina". E apre il confronto nel centrodestra: "Ma Alfano è fuori"

Ora Salvini punta al governo: "Siamo l'alternativa a Renzi"

L'exploit della Lega Nord c'è stato, eccome. E adesso Matteo Salvini vuole far sentire il fiato sul collo a Matteo Renzi. Niente sconti, insomma. All'indomani della sbornia elettorale, il leader del Carroccio si presenta in tivù e in conferenza stampa con la maglietta "ruspe in azione". Ruspe per radere al suolo i campi rom abusivi, ma anche per far sloggiare un premier abusivo che siede a Palazzo Chigi senza essere mai passato per le urne. Adesso Salvini si gode il risultato elettorale e si dice "pronto a sfidare" il premier "anche domani mattina". "A casa ho una giacca, una camicia bianca ed una cravatta che posso usare - avverte - chi sceglie la Lega sceglie un movimento di coraggio, a noi basta vincere su Renzi anche di un punto".

Appena alzato, questa mattina, Salvini brinda su Facebook l'ottimo risultato incassato dal Carroccio alle regionali: "Grazie! Felice e orgoglioso, al Lavoro per mantenere gli impegni, crescere e vincere! Renzi, stiamo arrivando". Dalle urne esce una Lega capace di sfondare da Roma in su. In Veneto ottiene il 17% più il 24% della lista Zaia. In Liguria il 20%, in Toscana il 16%, in Umbria il 14%, nelle Marche il 13%. Più debole, invece, la prestazione sotto Roma: la lista Salvini naviga intorno al 2% in Puglia e non si è presentata in Campania. "Per me inizia il difficile, perchè il triplo dei voti significa il triplo di responsabilità, ma io voglio andare a vincere a livello nazionale, non mi interessa partecipare". E, per farlo, Salvini sa bene che ci vuole un progetto di centrodestra che possa essere proposto a tutto il Paese e, soprattutto, che possare superare le forche caudine dell'Italicum. "Gli elettori del centrodestra hanno deciso per un progetto credibile quale è quello della Lega - spiega - non è Salvini a vincere, è il progetto. Un progetto che non parla solo di rom ma di economia". Per il momento, però, non vuole parlare di alleanze: dice no a "minestroni e marmellate a livello nazionale", ma intende lavorare a un "progetto omogeneo" per un "centrodestra unito". In caso contrario, ognuno andrà per la sua strada. Di sicuro, a questo viaggio non sarà invitato il leader di Ncd Angelino Alfano. "Lo lascio con tanti auguri alla sua missione di filogovernativo - commenta - Alfano è asfaltato, dovrà pensare a cosa fare da grande".

Ora, per Salvini, l'importante è battere Renzi: "Spero che prenda atto che la sua politica, quella del suo governo, è stata bocciata". E i numeri delle regionali dimostrano che, se unito, il centrodestra può farcela tranquillamente. Il Pd è ben lontano dal 40% incassato alle europee. Dopo un anno di governo Renzi ha bruciato voti e consensi. "Con oggi si costruisce - spiega - ieri gli italiani che hanno votato hanno deciso che il programma alternativo a Renzi è la Lega". Da parte del Carroccio "la porta per Berlusconi e Forza Italia è spalancata ma non siamo disposti a mezze misure". Su un suo possibile ruolo di leader di coalizione, però, Salvini frena facendo capire che ora, all'interno del centrodestra, si aprirà un dibattito acceso e costruttivo.

"Silvio Berlusconi è un uomo saggio, i numeri li sa leggere come li leggo io", conclude il leader della Lega riconoscendo che il Cavaliere "ha ancora i voti", ma anticipando che qualunque trattativa dovrà escludere "chi governa con Renzi".

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