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Ora Salvini tuona: "Conte organico al Pd, teneva e fermava i dossier"

Il leader della Lega si sfoga ricordando quanto fatto dal premier dell'esecutivo gialloverde: "Conte ha accentrato i dossier su di sé e tutto si è bloccato"

Ora Salvini tuona: "Conte organico al Pd, teneva e fermava i dossier"

"Dire che Giuseppe Conte è organico al Pd è dire poco. Ed è questo l'incredibile. Se il Pd strappa anche il vicepremier, è un filotto mai visto: hanno tutto dopo aver perso tutte le elezioni". Lo ha dichiarato il leader della Lega, Matteo Salvini.

"Con un governo che grida vendetta persino in confronto a quello di Monti. Capisco bene che i dem siano preoccupati dal voto su Rousseau", ha spiegato indignato Salvini al Corriere. "Io al presidente - ha continuato - ho detto che questo governo parte già in minoranza non soltanto nel Paese, ma soprattutto nelle teste di chi lo fa. Questo governo è il meno democratico e rappresentativo di sempre. Come si fa a far partire un esecutivo in cui gli stessi soci fondatori non credono?".

Governo gialloverde

In vista del nuovo incarico a Conte, il leader leghista si sfoga ricordando quanto fatto dal premier dell'esecutivo gialloverde. "Mi chiedo: da quando il nostro governo ha smesso di funzionare? La risposta è: da quando Giuseppe Conte ha avocato tutto a Palazzo Chigi. Ha accentrato i dossier su di sé e tutto si è bloccato: codice degli appalti, autonomia, giustizia, riforma fiscale... Persino il turismo e le adozioni", ha attaccato Salvini. Alla convocazione delle parti sociali al Viminale, ha continuato, "io ero imbarazzato. Gli imprenditori mi dicevano che sul codice degli appalti attendevano novità già a fine 2018, mentre all'inizio di questo mese nulla ancora si era mosso. Viene davvero il dubbio che tutto fosse organizzato".

Salvini pensa quindi ad un piano organizzato ad hoc e non si dice pentito di aver innescato, a inizio agosto, la crisi di governo. "Il giochetto sarebbe venuto a galla con la manovra, in settembre. Così, almeno, abbiamo costretto tutti a gettare la maschera".

Il Conte bis

Dopo l'incarico a Giuseppe Conte, Salvini è intervenuto in diretta Facebook. "Io non mollo, non ci ho mai pensato" anche "dopo qualche minuto di rabbia, perché è in corso un furto della democrazia: una minoranza della minoranza sconfitta a tutte le elezioni sta cercando di rientrare dalla finestra. Questo governo non nasce a Roma. Nasce a Bruxelles per far fuori quel rompi palle di Salvini", ha tuonato il leghista.

"Il presidente Conte è il primo iscritto del Partito Democratico - ha continuato -. Fino a dieci giorni fa il Pd era il partito di Bibbiano, di mafia capitale, di Banca Etruria, adesso invece è diventato il partito della bontà. È bastato tracciare una riga e tutto finito".

"State tranquilli non vi liberate di me con un giochino di palazzo", ha promesso Salvini annunciando una manifestazione di piazza contro il governo Pd-M5s: "Prepariamo a esserci a metà ottobre, a Roma. Il 19 ottobre penso a una grande giornata di orgoglio italiana".

Infine il leghista si è rivolto a Mattarella: "Presidente, lei è ancora in tempo a dare alla parola ai detentori del potere, il popolo".

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