"Ora un'intesa più solida possibile. Mai avuto problemi con Berlusconi"

Il leader della Lega: "Ciò che conta è il risultato comune. L'unico sconfitto è Renzi che si è mascherato dietro liste civiche"

"Ora un'intesa più solida possibile. Mai avuto problemi con Berlusconi"

Onorevole Salvini, che dice di questo centrodestra che ha ritrovato l'unità?

«È l'obiettivo che abbiamo sempre cercato e per il quale abbiamo sempre lavorato. E continueremo a farlo perché vogliamo una coalizione più compatta possibile».

Tuttavia sulla legge elettorale avete posizioni diverse da Forza Italia.

«Avrei preferito una legge elettorale maggioritaria che invita a unirsi, piuttosto che un sistema proporzionale con cui ognuno va per conto suo. Ma quella è una scelta di Renzi e Berlusconi. Il maggioritario aiuta la coalizione e se Berlusconi vuole l'unità del centrodestra dovrebbe scegliere il maggioritario».

Come sono i rapporti con il Cavaliere?

«Con lui non ho mai avuto problemi, magari con qualcuno dei suoi che fa il fenomeno e pensa che l'avversario sia la Lega e non il Pd. Quando è chiaro chi è l'avversario si possono prendere più o meno voti nella coalizione perché ciò che conta è il risultato comune. Io guardo a Padova, Lecco, Asti, Alessandria, Monza, Verona. A Parma non eravamo in consiglio comunale e ora abbiamo quattro consiglieri».

Genova.

«Ecco. Lì siamo andati benissimo e il Pd ha preso una mazzata, anche a La Spezia. È la ricompensa di un impegno enorme e dei tantissimi chilometri percorsi. Ho già messo in calendario altri 40 incontri nei prossimi 15 giorni».

Campagna pancia a terra per i ballottaggi?

«Ho perso cinque chili in questo mese e mezzo di campagna elettorale, spero di continuare. Andrò a Erba, Cantù, Como, due volte a Genova, La Spezia, altre due volte a Verona, a Piacenza, Desenzano, Asti, Lodi, Padova. Voglio arrivare anche all'Aquila e a Ladispoli».

Renzi dice che è stato un successo per il centrosinistra.

«Renzi esulta per la disfatta dei Cinque stelle. Non capisco, per me sono andati meglio loro del Pd, in Liguria hanno sfiorato il 20 per cento. Se c'è uno sconfitto, quello è Renzi che ha dovuto mascherarsi dietro liste civiche. Noi e i Cinquestelle ci mettiamo la faccia».

È così chiaro nel centrodestra che l'avversario è il centrosinistra?

«Per noi è chiarissimo. Oggi (ieri per chi legge, ndr) abbiamo tenuto il consiglio federale e ci siamo occupati unicamente di come parlare ai genovesi, veronesi e piacentini che sono rimasti a casa».

Nessun riferimento agli alleati?

«Tutto questo sforzo per noi avrà un senso se riusciamo a mandare a casa i sindaci del Pd e poi Renzi, Gentiloni, la Boldrini. Spero che il resto del centrodestra metta la stessa passione e lo stesso entusiasmo che ci mettiamo noi».

Non è contento che la Lega abbia preso più voti di Forza Italia? Non ne parla.

«I numeri sono numeri e non si discutono. Ma il mio vero interesse è quanti sindaci del Pd riusciremo a fare sloggiare».

Cercherete un accordo con Forza Italia anche sulla legge elettorale?

«Ci proviamo. Sicuramente non ci ha fatto piacere aver letto per due mesi che siamo lepenisti ed estremisti e che vogliamo sfasciare l'Europa. In compenso oggi ci fa grande piacere vedere quanti elettori ci danno fiducia».

L'arretramento della Le Pen in Francia e dell'Ukip in Gran Bretagna avrà effetto anche su di voi?

«No. Salvini al governo è l'ultima chance all'Europa per cambiare».

Addirittura.

«L'ultima occasione si concede a tutti. Io non sono contro l'Europa.

Però dico: prendiamo in mano tutti i trattati e riscriviamoli. Visto che Bruxelles ci costa otto miliardi netti all'anno, rivediamo le condizioni. Non possono dirci ogni volta: o così o picche. Non vedo perché continuare a pagare per un ente che va contro i nostri interessi».

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