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Orlando premia la Sea Eye. Ma i militari la fermano

La nave Sea Eye 4 è stata posta sotto fermo amministrativo dalla Guardia costiera italiana in seguito a una serie di controlli volti a verificare l'adeguatezza del natante alle norme di sicurezza della navigazione e di tutela ambientale.

Orlando premia la Sea Eye. Ma i militari la fermano

La nave Sea Eye 4 è stata posta sotto fermo amministrativo dalla Guardia costiera italiana in seguito a una serie di controlli volti a verificare l'adeguatezza del natante alle norme di sicurezza della navigazione e di tutela ambientale.

Le verifiche, di routine, hanno messo in luce diverse irregolarità tecniche che avrebbero potuto creare situazioni di rischio per il personale di bordo e i migranti. Nei giorni scorsi la nave della Ong tedesca è approdata al porto di Palermo dopo aver sbarcato 415 clandestini a Pozzallo.

Tra i problemi riscontrati anche alcune violazioni delle normative a tutela dell'ambiente marino. Paladini dell'accoglienza, in sostanza, non avevano abbastanza dispositivi di salvataggio. Quelli presenti sarebbero infatti bastati per appena 27 persone. E irregolarità sono state individuate nei contratti del personale di bordo, le dotazioni radio e i dispositivi atti a prevenire l'inquinamento. Insomma, in tutto 23 mancanze che hanno portato la Guardia costiera a imporre il fermo amministrativo, che si potrà risolvere solo con i dovuti adeguamenti.

«Troppe persone soccorse - commentano da Sea Eye -, dopo un controllo di 12 ore. Faremo del nostro meglio per tornare all'azione il prima possibile». Il tutto mentre, nonostante le Ong siano rimaste le uniche a portare i migranti in Italia, visto che la Guardia costiera libica sta bloccando i barconi in partenza, l'equipaggio della nave ha ricevuto dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, la cittadinanza onoraria. La motivazione? È «un'organizzazione non governativa e senza scopo di lucro che, con le sue navi Alan Kurdi e Sea Eye 4, opera nell'area del Mar Mediterraneo attività di ricerca e salvataggio in mare, avendo tratto in salvo quindicimila e quattrocento persone, testimoniando e documentando quanto accade a rifugiati e migranti e la profonda crisi umanitaria che si consuma in quelle aree».

La cosa ha fatto adirare molti cittadini del capoluogo siciliano.

Il segretario locale della Lega, Alessandro Anello, non ha risparmiato critiche: «L'ennesima triste provocazione di un primo cittadino dall'ego patologico che utilizza il suo ruolo istituzionale solo e soltanto per farsi pubblicità sfruttando il tema dell'immigrazione nel penoso tentativo di apparire buono e accogliente».

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