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Orlando: "Serve innovazione, io non farò il ministro"

Il vicesegretario del Partito Democratico spiega i motivi per cui ha rifiutato l'offerta di Zingaretti

Orlando: "Serve innovazione, io non farò il ministro"

"Ringrazio Zingaretti, ma non farò parte del nuovo governo". Così, il vicesegretario del Partito Democratico, Andrea Orlando, declina la proposta del leader dei dem, di entrare a far parte del nuovo esecutivo guidato da Giuseppe Conte.

"Il segretario del mio partito mi ha proposto di fare parte del nuovo governo con una delega di grande rilievo, fatte salve le prerogative del presidente incaricato e del Capo dello Stato", scrive Orlando in un post su Facebook. Poi, specifica di aver declinato l'invito, a seguito dei ringraziamenti di rito rivolti a Nicola Zingaretti.

A spiegare il motivo del rifiuto è lo stesso vicesegratario, che motiva la sua scelta chiamando in causa due ragioni, che l'avrebbero fatto desistere dall'accettare l'incarico: "La prima-scrive- è che, come ripeto da settimane, la nostra richiesta di discontinuità implica la necessità di una forte innovazione anche nella nostra compagine e non si può chiedere ad altri quello che non si è in grado di chiedere a noi stessi". Poi, Orlando spiega anche la seconda ragione che è, per lui, la più importante: "Credo che la scommessa che stiamo facendo si gioca in larga parte nella società e in questo senso sarà determinante il ruolo del nostro partito.

Rimanere a dirigerlo è per questo un onore ancora più grande e parte integrante della battaglia che dovremo condurre insieme".

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