"Ci siamo detti le cose in faccia, con franchezza, come due amici che avevano avuto un'incomprensione". Lo ha spiegato Luigi Di Maio ai ministri che gli chiedevano del colloquio a Palazzo Chigi con Conte. Dopo i botta e risposta degli ultimi giorni, tra il ministro degli Esteri e il premier sembra essere tornata la pace. O che almeno, tra i due, sia stata "siglata" una tregua.
"Con Di Maio è stato un momento per confrontarci sugli sviluppi degli ultimi giorni. Tra me e lui non ci sono stati toni particolari", ha assicurato Giuseppe Conte che continua così a rivestire il ruolo di "mediatore nella maggioranza". Nessuna intenzione di "spaccare il Movimento", riporta il Messaggero, anche se i malumori tra i pentastellati crescono sempre di più.
Ormai basta davvero poco per innescare una vera e propria crisi nel Movimento.
Questa sera ci cercherà di sistemare qualche incomprensione durante l'assemblea convocata a Montecitorio per sbloccare lo stallo sul nome del futuro capogruppo. In corsa ci sono Francesco Silvestri e Raffaele Trano. E il caos regna su tutto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.