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Palamara candidato, ma il centrodestra punta su un altro nome

Ottimismo sulle suppletive a Roma: l'ex pm sposterà pochi voti e non sarà determinante

Palamara candidato, ma il centrodestra punta su un altro nome

L' ex toga Luca Palamara, durante la conferenza stampa per annunciare la sua candidatura alle suppletive di ottobre per il collegio Roma Primavalle, ha parlato del suo programma: riscatto delle periferie e educazione alla legalità. Correrà da solo, l'ex magistrato, e da indipendente. Ma i due «poli» non sembrano preoccuparsi più di tanto. Sposterà qualche voto ma non sarà determinante. Ne è convinto Maurizio Gasparri, coordinatore romano di Forza Italia. «Al riscatto delle periferie noi ci pensiamo da tempo - dice il senatore azzurro - D'altronde la politica è una cosa seria. Non ci si può buttare soltanto perché si è perso il lavoro. Candidature come riempitivo? Non mi sembra proprio il caso». Il profilo del candidato del centrodestra che sfiderà Palamara ancora non si conosce. Né si conosce quello che presenterà il centrosinistra. Dovrebbe essere un grillino. Renzi, però, preferisce aspettare prima di confermare o meno l'appoggio.

Insomma l'unico a farsi avanti per ora è l'ex presidente dell'Anm. Lui mostra ottimismo. Ma è solo di facciata, assicurano fonti di Forza Italia. Al centrodestra, infatti, può succedere quanto capitò nel '94 ad Adolfo Urso, ora presidente del Copasir. A sorpresa l'esponente del Popolo delle Libertà espugnò questa periferia romana storicamente di sinistra. Dove per l'altro viveva la famiglia di Mario Mattei. Nel rogo dell'appartamento del segretario della locale sezione del Movimento sociale persero la vita nel '73 due dei suoi figli, Virgilio e Stefano.

Già da tempo il tessuto urbano della Capitale ha subito una profonda mutazione politica. E il «popolo» degli elettori del centrosinistra (segnatamente del Pd) si è arroccato nei quartieri centrali, tanto che qualcuno ha coniato proprio per la Capitale l'espressione «sinistra Ztl».

Nel 2018 il candidato del centrodestra era l'azzurro Pasquale Calzetta (che si fermò a un punto di percentuale sotto la grillina Del Re ma surclassò il candidato del centrosinistra di oltre dieci punti). Un'impresa che si può ripetere e che può (con l'appannamento del ciclone grillino di questi ultimi anni) portare alla conquista agevole del seggio da parte della coalizione guidata da Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia. «La sinistra non rappresenta più i ceti popolari - spiega Federico Guidi, segretario di Fratelli d'Italia per il XIV Municipio -, e si è trasformata nel partito dei salotti e degli attici del centro storico. Ecco perché anche a Primavalle, un tempo storico fortino comunista, il centro destra può farcela».

Ottimismo che condivide anche il coordinatore romano della Lega salviniana, Alfredo Becchetti che sottolinea poi la particolare circostanza della coincidenza del voto per le suppletive con quello per esprimere il nuovo governo della capitale. Proprio nel collegio di Primavalle, insomma, gli elettori saranno chiamati a scrivere sei nomi: uno per il sindaco, due per il consiglio comunale e due per quello municipale. E a questi si aggiunge appunto quello per la Camera dei deputati con il sistema maggioritario. «Un voto personale come quello per una elezione suppletiva al parlamento - spiega Becchetti -, in questa tornata di voto, rischia di assumere una valenza squisitamente politica. In un collegio come quello di Primavalle, i cittadini dovranno esprimere la propria preferenza per il Sindaco, il consiglio comunale, i presidenti dei municipi e i relativi consiglieri. Non è fantascienza pensare a un voto alla Camera che non sia svincolato o trainato dalle preferenze per le cariche capitoline». La complessa condizione del collegio di Primavalle potrebbe favorire, insomma, il gioco di squadra dove la coppia Michetti-Matone tirerebbero la volata al candidato del centrodestra per la Camera.

La stessa cosa a sinistra non può accadere visto che per il Comune ci saranno ben tre candidati: Calenda, l'ex ministro Gualtieri e ovviamente la Raggi.

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