Anche il Papa ha un tubo che perde

Dopo i primi interventi senza esito, sembra che il problema sia l'impianto idraulico e quindi i lavori sono più complessi del previsto

Anche il Papa ha un tubo che perde
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Poi c'è da vedere se dire questo sia consolatorio o definitivamente disperante, ma anche il Papa ha il suo tubo che perde, le chiazze di umido sul soffitto e soprattutto gli idraulici che non finiscono i lavori nei tempi promessi. A rivelarlo un imperdibile e documentatissimo articolo apparso ieri su Repubblica per raccontare che il rientro di Leone XIV nell'appartamento pontificio al terzo piano del Palazzo Apostolico è rimandato almeno a fine settembre. Un evento tanto atteso non solo dal prestigioso inquilino di ritorno ieri dal ripristinato soggiorno estivo nella residenza papale di Castel Gandolfo, ma anche dai tanti fedeli che non avevano apprezzato l'esilio pauperista scelto da Papa Francesco a Santa Marta, il residence che ospita prelati e visitatori di passaggio e durante il conclave i cardinali elettori. E invece bisognerà attendere, perché la segretissima ristrutturazione è in ritardo. Dopo i primi interventi senza esito, sembra che il problema sia l'impianto idraulico e quindi i lavori sono più complessi del previsto. Il problema, in realtà, sembra si fosse già presentato ai tempi di Benedetto XVI il quale, molto più interessato a farsi allestire una biblioteca in grado di ospitare i suoi preziosi volumi, trascurò le chiazze sul soffitto. Poi i dodici anni del pontificato di Francesco significarono l'abbandono dell'appartamento che quindi, come quelli di tutti noi comuni mortali, ha finito con il deteriorarsi. A volerci guardare dentro e trascurando quelli che non capiscono un tubo, una grande metafora di due pontefici così diversi.

E ora, sempre a voler dar vita e anima a un impianto idraulico, lo spirito pratico e forse così agostiniano di Leone che vuole mettere tutto a posto per tornare ad abitare quelle dieci stanze: una delle quali è lo studio dal quale si affaccerà la domenica per l'Angelus. Magari allestendone qualche spazio per ospitare dei confratelli agostiniani e ricreando così quella comunità di fede tanto raccomandata dalla regola di Agostino. Un Papa che continua a sorprenderci.

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